Crotone: rimossa la croce dal cancello del cimitero per una "scelta di laicità"

La denuncia del consigliere comunale di minoranza, Fabrizio Meo: “Non è frutto di dimenticanza ma una scelta mirata”. Intanto sul web insorgono i cattolici

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“Una scelta di laicità”. Sarebbe questa la motivazione dietro la decisione del Comune di Crotone, provincia della Calabria, di rimuovere la croce posta sul cancello di ingresso del cimitero cittadino.

Il cancello è stato recentemente sostituito da una nuova inferriata, sulla quale però non è stata posizionata la tradizionale croce da anni situata in alto. Secondo quanto denunciato alla stampa locale dal consigliere comunale di minoranza, Fabrizio Meo, la cosa “non è frutto di una dimenticanza” ma piuttosto “la premeditata conseguenza di una precisa scelta di ‘laicità’” e di multiculturalismo.

Almeno questa è la giustificazione che ha fornito il preposto dirigente ai lavori pubblici interpellato sulla vicenda. “Vedremo se nei prossimi giorni il sindaco Peppino Vallone si farà egli stesso portavoce di una posizione tanto ‘avanzata”, osserva Meo. E ricorda la decisione del Consiglio di Stato che a suo tempo ha evidenziato come “occorre considerare che la Costituzione repubblicana, pur assicurando pari libertà a tutte le confessioni religiose non prescrive alcun divieto alla esposizione nei pubblici uffici di un simbolo che, come quello del crocifisso, per i principi che evoca e dei quali si è già detto, fa parte del patrimonio storico”. 

“Crotone – aggiunge il politico – sta vivendo un momento difficilissimo, un declino preoccupante che non è soltanto economico ma che coinvolge anche le coscienze. Oramai periodicamente, siamo costretti a rilevare come in questa città avvengano fatti sicuramente decisivi anche sotto l’aspetto simbolico, senza che su questi eventi neppure si apra una minima discussione”.

Intanto, i cattolici crotonesi e non solo sono insorti contro questo gesto che “non deve passare inosservato”. Sui social network diversi giovani hanno postato le foto del nuovo cancello accompagnadola con frasi come: “Non privateci della nostra identità cristiana”. Una utente, in particolare, scrive: “Sono davvero scossa. Ci hanno tolto anche il nostro simbolo religioso…. Questo non va bene! La nostra è una nazione CRISTIANA, il cimitero è luogo di culto…”.

Ci si augura si tratti di una mera dimenticanza, ma quand’anche fosse questa la motivazione – ribadisce comunque il consigliere Meo – “non potremmo ugualmente esimerci dal manifestare il nostro franco sconcerto a fronte della più assoluta mancanza di attenzione su una vicenda che lo ribadiamo è un segno evidente di come in questa città si possa amministrare senza rispondere a niente ed a nessuno”. 

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ZENIT Staff

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