Cristiani perseguitati: qualcosa si muove a Sinistra

Lucia Annunziata denuncia il silenzio sul “più terribile dei crimini perpetrati oggi contro i deboli”

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Dov’è la Sinistra di fronte al genocidio dei cristiani nel mondo? Se lo domanda Lucia Annunziata, nel suo ultimo editoriale pubblicato sull’edizione italiana dell’Huffington Post, di cui è direttrice.

La giornalista lamenta la totale assenza, al momento, di “slogan”, “documenti”, “appelli” o “proposte di sottoscrizione” contro il “più terribile dei crimini perpetrati oggi contro i deboli”.

“Non se ne parla nei talk show, non parliamo dei talent o di Amici. La Tv è altrove, lo sappiamo, soprattutto noi che ci lavoriamo”, scrive la Annunziata.

Secondo la direttrice dell’Huffington Post Italia, “la Sinistra si è accollata una quantità enorme di cause”, tra cui quelle del “femminicidio”, della “disoccupazione giovanile”, dei “matrimoni fra cittadini dello stesso sesso”, delle “tasse a Google”, fino alle stragi contro Charlie Hebdo e il Museo del Bardo.

Mai alcun riferimento, tuttavia, sulle testate liberal alla “morte di uomini e donne a causa della loro fede”. Quella stessa fede cattolica che è della “maggioranza del nostro paese” ed anche “la base della definizione (volerlo o meno) della storia e della cultura del continente in cui viviamo”.

L’Annunziata non si dichiara “cattolica” e nemmeno “neoconvertita” ma “atea” ed intenzionata a rimanerlo. Non è neanche tra quanti sono convinti che papa Francesco stia “facendo una rivoluzione” e sia “il vero leader della sinistra”.

L’appello che il Santo Padre ha lanciato in difesa dei cristiani perseguitati è stato fatto in “solitudine”. Bergoglio si è rivelato “voce unica nel denunciare le stragi dei fedeli e oggi unico capo di stato a puntare il dito contro l’immobilismo delle Nazioni Occidentali su questi eccidi”.

Secondo l’Annunziata, c’è un “punto che paralizza tutto” ed è “la paura che la difesa dei cristiani significhi accendere altre mine” e fomentare lo “scontro di civiltà”.

Pertanto la Sinistra, ovvero, come afferma la giornalista, la “parte politica che ha sempre rivendicato di avere la forza e la convinzione per affrontare i temi della difesa dei deboli”, che oggi governa in molti paesi occidentali, dovrebbe mobilitarsi.

In particolare i governi “possono e debbono varare un piano per mettere in sicurezza intanto le migliaia di profughi – attraverso non solo l’assistenza strutturale (medicina, scuola, abitazioni) ma anche offrendo cittadinanza su vasta scala nei nostri paesi a tutte le famiglie che intendono lasciare le proprie nazioni”.

Se la Sinistra rimarrà in silenzio, prigioniera della sua paura, si ritroverà a tracciare “la strada migliore per dichiarare la propria dissoluzione morale”. [L.M.]

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ZENIT Staff

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