Cristiani non in difesa

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Lettura

Dopo le invettive di Gesù nei confronti di scribi, farisei e dottori della Legge, inizia a crescere nei suoi confronti una certa ostilità insieme al desiderio di coglierlo in fallo (Lc 11,52). Gesù esorta i discepoli a non avere paura, ma non promette loro che saranno risparmiati dalle persecuzioni. Li rassicura sull’aiuto dello Spirito che li soccorrerà nei momenti più difficili, infonderà loro coraggio in mezzo alle persecuzioni (cfr. Mt 12,31-32), sarà forza e guida. Sarà lo Spirito Santo ad ispirare le parole giuste al momento giusto. Per questo motivo la bestemmia contro lo Spirito Santo non trova perdono, perché è il rifiuto del dono che Dio fa all’umanità con lo Spirito del Risorto. 

Meditazione

Nel mondo di oggi, facile a schernire e addirittura ad uccidere chi professa con gioia la propria fede, non dobbiamo tirarci indietro. Non bisogna aver paura di proclamare a tutti che Gesù Cristo è il Signore (cfr. Fil 2,11). La fede non è un fatto privato. Il cristiano è il fedele testimone di Cristo davanti agli uomini, ma essere tali vuol dire anche saper affrontare le difficoltà del cammino con l’amore, vuol dire saper rischiare la propria vita per testimoniare la scelta di Cristo. Ogni giorno ci si ripresenta l’occasione di riconoscerlo o di rinnegarlo. Riconoscere Gesù vuol dire accoglierlo come Signore della propria vita, vuol dire aprire gli occhi e il cuore alla sua Parola riconoscendo la sua opera di salvezza nella vita di tutti i giorni. Rinnegarlo è esattamente il contrario: è questa la bestemmia contro lo Spirito Santo, che si autoesclude dalla possibilità di essere perdonata. È il rifiuto di tutte le meraviglie che Dio ha compiuto e continua ad operare nella nostra vita e nella vita di ogni uomo. Chiediamo al Signore di saper essere docili allo Spirito, di saper riconoscere le tracce del suo passaggio nella nostra vita e di saper testimoniare al mondo la nostra fede senza paura. In ogni contesto: religioso (le sinagoghe), giuridico (i magistrati) e politico (le autorità). La presenza operante dello Spirito pervade l’universo e la storia. I discepoli di Gesù non sono in difesa (v. 11), preoccupati di trovare parole e aiuti vari per difendersi. I cristiani sono in condizione di tenere sempre la schiena diritta e di dire che uno solo è il loro re, Cristo. 

Preghiera

Signore, donaci di riconoscere davanti ad ogni uomo il tuo volto di salvatore e di giudice. Il tuo Spirito ci rafforzi nelle prove, perché non ti rinneghiamo per paura o compromesso. Preservaci nel tuo Amore dall’infedeltà finale. Grazie, Signore, perché la tua fedeltà è per sempre! 

Agire

Cercherò di non essere in difesa, ma di passare all’attacco: nella forza dello Spirito Santo, collaborerò a tessere la storia di amore che in Gesù Cristo lega Dio all’umanità.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Pietro Maria Fragnelli, vescovo eletto di Trapani, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it 

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione