Daily meditation on the Gospel

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Credere e mettersi in cammino — Meditazione quotidiana

Meditazione della Parola di Dio di Lunedì 27 Marzo 2017

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Lettura
Gesù si dimostra più esigente verso il pagano che nei confronti della samaritana, che, nonostante la rivalità etnica, è più vicina nella fede ai giudei. Egli infatti indica al funzionario un cammino di pura fede, fondato solo sulla sua Parola piuttosto che sui segni. Perché? Innanzitutto, va dato credito a Gesù di conoscere ciò che c’è nell’uomo (Gv 2,25), come nessun altro. Inoltre, c’è da dire che la fede, pur agganciandosi a ciascuno, supera sempre i limiti particolari. Nella fede ciascuno non solo parte da zero, ma dovrebbe ogni volta riconsiderare il proprio nulla, per rifondarsi sempre e solo su Dio. La fede non si dà mai una volta per tutte.
Meditazione
I segni operati da Gesù rimettono in sesto la persona, rimuovendo un ostacolo, poi aprono il cammino in una vita nuova. Lo scampato pericolo nel bambino apre il padre al passaggio dall’attesa di prodigi alla fede che cammina sulla parola; ora, però, egli deve abbracciare completamente Gesù con tutta la vita, tutta la famiglia, per fondarsi e rifondarsi continuamente in Lui. La guarigione precede la cura, ne è il presupposto. Lo sblocco della situazione sollecita a far ripartire il movimento di tutto l’organismo spirituale. Dopo il Giubileo Straordinario della Misericordia, è ora che vengano tanti anni di giustizia ordinaria, nei quali si passi dai proclami, dai soli annunci, ad una severa amministrazione della giustizia nella comunità cristiana in cui ciascuno porti umilmente e silenziosamente i pesi degli altri. In conseguenza della grazia ricevuta deve necessariamente sorgere la giustizia, dopo il dono dell’Alleanza vengono i Comandamenti e tutta la ricchezza della Legge che esprime nel dettaglio la volontà del Signore, la coscienza della novità deve produrre il rinnovamento per non volatilizzarsi. I teologi liberali si scandalizzavano perché dicevano che dopo l’annuncio del regno di Dio da parte di Gesù era venuta la Chiesa, come se essa fosse un prodotto di scarto. Ma necessariamente dopo l’apertura dei cieli sorgono i vari carismi, nascono i molteplici ministeri, la gerarchia, le varie forme di vita consacrata, gli istituti di vita secolare, gli ordini delle vergini, poi le istituzioni, le strutture, gli uffici, le forme di volontariato, e così via in modo che «il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l’energia propria di ogni membro, cresca in modo da edificare se stesso nella carità» (Ef 4,16).
Preghiera
Padre, tu vuoi che la parola del tuo Figlio sia accolta nella fede. Ma noi non crediamo senza segni e prodigi. Cambia il nostro cuore, come a Cana l’acqua in vino, perché usciamo dalla fossa dell’orgoglio, dagli inferi dei lamenti e celebriamo con la bocca e le opere il memoriale della tua Santità.
Agire
Voglio trasformare tutti i motivi per lamentarmi in una preghiera, dal risveglio, tra le occupazioni, fino al riposo serale.
Meditazione del giorno a cura di don Marco Simbola, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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