Cells in a jail

Pixabay CC0 - TryJimmy, Public Domain

Costruire ponti, per guarire le ferite

Promosso da Prison Fellowship International si è tenuta la conferenza sul Progetto Building Bridges per la riconciliazione tra i carcerati e le loro vittime

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Si è svolta a Roma, tra ieri e oggi, presso l’Hotel Bellambriana, la Conferenza sul Progetto Building Bridges promossa da alcuni dei Partner europei dell’Associazione Prison Fellowship International.

Un incontro che ha avuto come obiettivo quello di condividere e presentare alcune delle più importanti esperienze maturate all’interno delle maggiori carceri europee, come previsto nel Progetto Building Bridges, e di definire gli effetti positivi della Giustizia riparativa e del Progetto stesso, sia a livello sociale, che personale.

Il Progetto BB, che ha avuto inizio nel 2013 con l’approvazione da parte dell’Unione Europea, attraverso diverse iniziative, intende contribuire in Italia, come in Europa, alla guarigione delle “ferite” subite dalle vittime di reati e garantire una giustizia riparativa sia alle vittime che ai responsabili dei reati attraverso il dialogo e modalità riparative.

Un progetto che tende, quindi, attraverso degli incontri all’interno del carcere, a “costruire ponti” tra gli uni (le vittime) e gli altri (i colpevoli), entrambi segnati dal dolore e dalle profonde sofferenze dell’anima.

Ha aperto i lavori della conferenza dott.ssa Marcella Reni, presidente di Prison Fellowship Italia, cui seguirà, tra i tanti interventi, il saluto istituzionale del Sottosegretario alla Giustizia italiana, Cosimo Maria Ferri, e la relazione La svolta riparativa del paradigma sanzionatorio del prof. Luciano Eusebi, docente presso l’Università Cattolica di Milano.

Nella seconda giornata, tra gli autorevoli relatori,  la testimonianza del dott. Giacinto Siciliano, direttore del Carcere di alta sicurezza di Milano – Opera, dove si è realizzato uno dei Progetti Building Bridges in Italia, con risultati eccellenti.

 

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ZENIT Staff

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