Costalli (MCL): "Giù le mani dalle banche popolari"

Il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori chiede al governo di rivedere quanto deciso in merito nel recente decreto legge

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A Strasburgo per presentare il rapporto della Fondazione Migrantes sugli italiani nel mondo, il Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), Carlo Costalli, si è trattenuto ancora un giorno per una serie di colloqui all’interno del Parlamento europeo, con europarlamentari e dirigenti politici di diversi Paesi per affrontare il tema del decreto del governo italiano sulle banche popolari, al centro del dibattito politico in Italia.

“Perché la Merkel ha difeso il suo sistema di banche popolari e noi no? Basta diktat!”, è la netta presa di posizione del Presidente MCL, che ha aggiunto: “le banche a voto capitario rappresentano il 60% degli sportelli in Francia, il 50% in Germania, il 40% in Olanda e in Austria…”.

“Il nostro governo ha il dovere di rivedere quanto deciso, frettolosamente, con un decreto legge…”, è l’auspicio del Presidente MCL.

“Così si mette a repentaglio la democrazia economica (e non solo quella economica) nel nostro Paese”. Per Costalli le “banche di credito cooperativo sono un intermediario-chiave nel sistema bancario con 3700 banche, 56 milioni di membri e 215 milioni di clienti in tutto il mondo”.

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ZENIT Staff

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