Contemplare il volto di Dio nel Bambino Gesù

L’ultimo tweet di papa Francesco si sofferma ancora sulla grazia del Natale

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Adorare Dio nel Bambino deposto nel presepe. E’ questo l’invito di Papa Francesco nel suo tweet pubblicato oggi, lunedì 30 dicembre, sul suo account @Pontifex.

“Nel volto del Bambino Gesù contempliamo il volto di Dio. Venite, adoriamo!”, dice il testo del messaggino.

In questo tempo natalizio, il Santo Padre invita dunque ad adorare il bambino Gesù, seguendo l’esempio di Maria e Giuseppe, degli angeli, dei pastori, dei Magi venuti da Oriente, quell’adorazione rappresentata tante volte dai grandi pittori.

L’adorazione viene presentata come un rimedio per la società occidentale, alla quale il Papa ha diagnosticato di recente un atteggiamento refrattario all’adorazione dell’amore.

Nella sua omelia del 28 novembre alla Casa Santa Marta, il Papa aveva riferito infatti al rifiuto ricorrente dell’adorazione nella storia dell’umanità. Il profeta Daniele – aveva detto il Pontefice – fu gettato nella fossa dei leoni per aver adorato il Signore e non il re, dunque una sorta di “divieto di adorazione”.

Inoltre, “l’abominazione” di cui parla lo stesso profeta Daniele è un tempo – aveva proseguito il Papa – , in cui non si può parlare di religione. “E’ una cosa privata, no? Di questo pubblicamente non si parla. I segni religiosi sono tolti. Si deve obbedire agli ordini che vengono dai poteri mondani. Si possono fare tante cose, cose belle, ma non adorare Dio”.

Nel corso della sua omelia, il Papa aveva proposto anche una sorta di esame di coscienza. “Io adoro il Signore? Io adoro Gesù Cristo, il Signore? O un po’ metà e metà, faccio il gioco del principe di questo mondo?”, aveva chiesto.

Ed ecco dunque la proposta nel suo tweet di oggi. Il Santo Padre indica infatti il Bambino nel presepe come colui che consentirà di nuovo l’adorazione senza paura: è la venuta del Cielo sulla terra, la “grazia di Natale”. 

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Anita Bourdin

Journaliste française accréditée près le Saint-Siège depuis 1995. Rédactrice en chef de fr.zenit.org. Elle a lancé le service français Zenit en janvier 1999. Master en journalisme (Bruxelles). Maîtrise en lettres classiques (Paris). Habilitation au doctorat en théologie biblique (Rome). Correspondante à Rome de Radio Espérance.

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