Conosciamo veramente Gesù?

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Gesù lascia la Galilea e si reca di nascosto in Giudea, per partecipare alla Festa della Capanne. A Gerusalemme, a metà della festa, insegna nel tempio e inizia una controversia con i Giudei sulla sua messianicità. Alcuni abitanti di Gerusalemme, visto che circola liberamente, ironizzano sui capi del popolo che forse hanno riconosciuto che egli è il Cristo, e discutono sull’origine del Messia. Gesù coglie l’occasione per riaffermare che non è dalla conoscenza della sua origine umana che va giudicato, ma dal fatto di essere inviato da Dio, suscitando altra ostilità nei suoi confronti. 

Meditazione

Il cammino di Gesù verso la Pasqua è costellato di opposizioni e contrasti. Nel brano del Vangelo emerge l’incapacità dei Giudei di riconoscere in Gesù il vero Messia. Alcuni gerosolimitani, sapendo che proviene dalla Galilea, mettono in dubbio la sua messianicità. Secondo l’opinione diffusa nei circoli religiosi di quel tempo, l’origine del Messia doveva essere sconosciuta. Gesù afferma in modo solenne che ciò che conta non è la sua origine terrena, ma la sua origine divina. Con fine ironia Gesù insinua che la sua origine celeste è effettivamente sconosciuta a coloro che si limitano ad una conoscenza superficiale. Egli non è venuto da se stesso, ma ha ricevuto la sua missione direttamente da Dio, che non inganna. Mentre i suoi avversari non conoscono il Padre che lo ha mandato, Gesù invece lo conosce ed ha ricevuto direttamente da Lui la sua missione messianica. Gesù pone in evidenza il suo rapporto unico con il Padre. Si tratta di una conoscenza intima, profonda. Gesù che è il Figlio, in perfetta comunione con il Padre, non può rinunciare a manifestare questo rapporto, perché proprio questa è la sua missione: rivelare l’amore del Padre per tutti gli uomini. Gesù, che già intravede nell’ostilità dei suoi nemici l’avvicinarsi dell’Ora della sua passione, insegna nella casa del Padre per manifestare la sua gloria nel mistero pasquale della sua morte e risurrezione. Noi ci dobbiamo interrogare sulla nostra conoscenza di Gesù che rischia di essere scontata, abitudinaria, superficiale. Esiste anche per noi il pericolo di considerare Gesù come un personaggio storico e religioso eccezionale con un messaggio rivoluzionario, ma di dimenticare che egli è il Cristo, il Figlio di Dio, il Salvatore universale? 

Preghiera

«Fa’ ancora, o Signore, che sappiamo meglio unire i nostri sforzi con tutti gli uomini di buona volontà, per realizzare pienamente il bene dell’umanità nella verità, nella libertà, nella giustizia e nell’amore» (Paolo VI). 

Agire

Oggi mediterò su un brano del Vangelo per conoscere la vera identità e missione di Gesù e concluderò con una preghiera.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo eletto di Monreale, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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