#SinodoAmazonico - Cappella Papale per l’apertura dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica, sul tema: “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale” (6-27 ottobre 2019) - Foto © Vatican Media

Conferenza Stampa di presentazione dell’Esortazione Apostolica post-sinodale del Santo Padre Francesco “Querida Amazonia”

Intervento dell’Em.mo Card. Lorenzo Baldisseri e dell’Em.mo Card. Michael Czerny, S.I.

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Alle ore 13.00 di oggi, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, si tiene la Conferenza Stampa di presentazione dell’Esortazione Apostolica post-sinodale del Santo Padre Francesco “Querida Amazonia”, frutto dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale” (6-27 ottobre 2019). Intervengono alla Conferenza Stampa: l’Em.mo Card. Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi; l’Em.mo Card. Michael Czerny, S.I., Sotto-Segretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Segretario Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica; P. Adelson Araújo dos Santos, S.I., Teologo e Docente di Spiritualità alla Pontificia Università Gregoriana; Suor Augusta de Oliveira, S.M.R., Vicaria Generale delle Serve di Maria Riparatrici; Prof. Carlos Nobre, Scienziato, Premio Nobel 2007, Membro della Commissione Scienze Ambientali del Consiglio Nazionale di Sviluppo Scientifico e Tecnologico. Presente con un contributo video, S.E. Mons. David Martínez de Aguirre Guinea, O.P., Vescovo del Vicariato di Puerto Maldonado, Segretario Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica. Ne pubblichiamo di seguito gli interventi:

Intervento dell’Em.mo Card. Lorenzo Baldisseri

All’Angelus del 15 ottobre 2017 Papa Francesco ha indetto l’Assemblea Speciale per la Regione Panamazzonica sul tema “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale”. A partire da quel momento è iniziato un processo sinodale, proseguito per ben due anni, durante i quali si è svolta la fase preparatoria portata avanti da questa Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi insieme al Consiglio pre-sinodale – appositamente nominato dal Santo Padre – con la preziosa collaborazione della Rete Ecclesiale Panamazzonica (REPAM). Così ha avuto luogo un’amplia consultazione a tutto il Popolo di Dio in Amazzonia a partire dal Documento Preparatorio con il relativo Questionario, pubblicato l’8 giugno 2018. In questa fase è stata decisiva l’attività svolta dalla REPAM nell’organizzazione di circa 260 eventi nel territorio amazzonico, di cui 70 Assemblee territoriali, 25 Forum tematici e più di 170 altre attività. Si può dunque dire che, complessivamente, hanno partecipato a tali iniziative più di 87.000 persone.

Non meno significativo è stato il Seminario di studi organizzato a Roma dalla Segreteria Generale dal 25 al 27 di febbraio del 2019 sul tema: Verso il Sinodo Speciale per l’Amazzonia: dimensione regionale e universale. In fase preparatoria ha avuto luogo anche la Conferenza Internazionale celebrata dal 19 al 21 marzo del 2019, alla Georgetown University a Washington per affrontare il tema dell’Ecologia integrale come risposta sinodale dalla regione amazzonica e altri biomi e territori per la cura della nostra casa comune. Tutto questo materiale è confluito nell’elaborazione dell’Instrumentum laboris o Documento di lavoro, pubblicato il 17 giugno 2019., che è stato poi il testo base della discussione sinodale durante la fase celebrativa.

L’Assemblea sinodale si è caratterizzata da una corale e vivace partecipazione, ricca di testimonianze e di proposte da parte dei 185 Padri sinodali. Tra i partecipanti è stata significativa la presenza di 25 Esperti e di 55 Uditori e Uditrici, tra i quali 16 rappresentanti di diverse etnie indigene e popoli originari, 10 religiose presentate dall’Unione Internazionale delle Superiore Generali (U.I.S.G.), 6 Delegati fraterni e 12 Invitati speciali scelti a motivo della loro alta competenza scientifica ed anche per l’appartenenza a organismi ed associazioni internazionali.

La fase celebrativa si è protratta per tre settimane (dal 6 al 27 ottobre 2019), durante le quali si è seguita un’accurata metodologia, che ha facilitato lo svolgersi dei lavori. Così si sono alternati momenti di ascolto in Sessioni Plenarie e altri momenti di attiva partecipazione in Circoli minori. Tutto questo grande lavoro è poi confluito nella redazione di un Progetto del Documento finale, che, una volta emendato dai Circoli minori, è diventato il Documento finale, votato con un’amplia maggioranza di oltre due terzi. In seguito alla votazione, secondo la prassi sinodale, il Documento è stato consegnato al Santo Padre e per suo volere reso immediatamente pubblico alla Stampa.

Non sono mancati durante la fase celebrativa del Sinodo alcuni interventi di Papa Francesco, che ha offerto significative riflessioni per la discussione sinodale. Ad esempio, nel suo discorso di apertura dei lavori sinodali il Santo Padre ha sottolineato «quattro dimensioni: la dimensione pastorale, la dimensione culturale, la dimensione sociale e la dimensione ecologica», che poi si vedono in qualche modo rispecchiate nel Documento finale. Esso, infatti – dopo un capitolo iniziale destinato alla conversione integrale – sviluppa il tema dei nuovi cammini in quattro capitoli, ognuno dei quali è dedicato a un tipo di conversione: conversione pastorale, conversione culturale, conversione ecologica e conversione sinodale. Anche nel suo discorso di chiusura del Sinodo, il Santo Padre riprendeva i contenuti emersi nell’Assemblea collocandoli in quattro diagnosi: quella culturale, che include la inculturazione e l’interculturalità nei popoli amazzonici; quella ecologica, secondo una prospettiva integrale che va incontro alla denuncia della distruzione del creato, di cui l’Amazzonia è uno dei punti più importanti; quella sociale, che implica non solo lo sfruttamento della creazione ma anche delle persone insieme alla distruzione dell’identità culturale; e infine quella pastorale, la principale, poiché l’annuncio del Vangelo è urgente, ma ciò che è importante è che esso sia udito, assimilato e compreso dalle diverse culture in terra Amazzonica. Con la consegna del Documento finale al Santo Padre si è conclusa la fase celebrativa. La Segreteria del Sinodo dei Vescovi è rimasta poi in attesa dell’Esortazione Apostolica post-sinodale che oggi viene presentata.

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Intervento dell’Em.mo Card. Michael Czerny, S.I.

L’Esortazione ha per titolo Querida Amazonia, cara Amazzonia, come una lettera, una lettera d’amore. Nel cuore della lettera c’è l’amore di Papa Francesco per l’Amazzonia e i suoi numerosi popoli, il suo amore per il mondo e tutti i suoi popoli. E esaminando l’Esortazione si scorge la verità che “Solo ciò che si ama può essere salvato. Solo quello che si abbraccia può essere trasformato” (1) Una persona che ama non può fare a meno di parlare con passione della persona amata. In questo caso, l’amata Amazzonia ha ovviamente colpito il Papa “in tutto il suo splendore, il suo dramma, il suo mistero” (§ 1), ma, allo stesso tempo la grande regione è segnata da sofferenza e distruzione fino ad arrivare alla disperazione. L’effetto su Papa Francesco fa pensare a quello di un artista che scopre una bellezza terribile e, stimolato a contemplare e a creare, ora comunica una nuova epifania di bellezza e sofferenza, di grande promessa e di grande pericolo. (2) Così la sua affettuosa e premurosa lettera necessariamente include una forte denuncia di ingiustizie e molti avvertimenti di pericoli come pure inviti urgenti a condividere i suoi sogni e ad accoglierli.

Nell’introduzione di Querida Amazonia, Papa Francesco spiega che non intende né sostituire né ripetere il Documento conclusivo dell’Assemblea Speciale del Sinodo del Vescovi per la Regione Panamazzonica. Piuttosto Papa Francesco ne fa una presentazione. Egli prega affinché tutta la Chiesa si faccia arricchire e accolga la sfida del lavoro del Sinodo. Il Papa sollecita la Chiesa a un rinnovato e innovativo impegno missionario per accompagnare il popolo dell’Amazzonia in tutte le sfide significative che deve affrontare. Egli chiede a tutta la Chiesa in Amazzonia l’impegno nell’applicare il lavoro sinodale e auspica che tutte le persone di buona volontà siano ispirate dal documento conclusivo e del suo compagno dittico, la bella Querida Amazonia.

Qual è lo status di questi due documenti? Dove possono essere collocati in questo magistero, nel corpo dell’insegnamento ufficiale della Chiesa? Cercherò di applicare norme accettate nell’interpretazione di documenti del magistero. Querida Amazonia è una Esortazione Post-Sinodale. E’ un documento del magistero. Appartiene all’autentico Magistero del Successore di Pietro. Partecipa al suo Magistero ordinario. Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per un’ecologia integrale è il documento conclusivo dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per le Regione Panamazzonica. Come ogni documento sinodale, è costituito da proposte che i Padri Sinodali hanno votato per l’approvazione ed hanno affidato al Santo Padre. A sua volta il Papa autorizza la sua pubblicazione con i voti espressi.

All’inizio di Querida Amazonia il Papa scrive: “ (…) voglio presentare ufficialmente quel Documento che ci offre le conclusioni del Sinodo” (QA § 3) e incoraggia a leggerlo per intero. Così, a parte l’autorità magisteriale formale, la presentazione ufficiale e l’incoraggiamento conferiscono al documento conclusivo una certa autorità morale. Ignorarla sarebbe una mancanza di obbedienza alla legittima autorità del Santo Padre, mentre trovare difficili alcuni punti non sarebbe considerata una mancanza di fede.

Essendo un Sinodo “speciale” che si è concentrato su di una regione del mondo, il processo sinodale, il documento conclusivo e l’Esortazione Post-Sinodale Querida Amazonia richiederanno comprensione creativa e comprensiva per le lezioni ivi contenute da applicare oltre l’Amazzonia. Esse toccano tutta la Chiesa e tutto il mondo, anche se non in modo non uniforme. Il Papa auspica che l’Esortazione Querida Amazonia “possa aiutare e orientare verso un’armoniosa, creativa e fruttuosa ricezione dell’intero cammino sinodale” Così abbiamo due documenti di diverso tenore. Il Documento Conclusivo è il risultato del cammino sinodale, mentre l’Esortazione Querida Amazonia contiene le riflessioni del Santo Padre sul cammino sinodale e il documento conclusivo. Il primo contiene le proposte presentate e votate dai Padri Sinodali ha il peso di un documento sinodale conclusivo. Il secondo che riflette l’intero cammino e il suo documento conclusivo, ha l’autorità del magistero ordinario del Successore di Pietro. Il Papa prega affinché “tutta la Chiesa si lasci arricchire e interpellare” dal lavoro dell’Assemblea Sinodale, che tutti in Amazzonia “si impegnino nella sua applicazione” e che “possa ispirare in qualche modo tutte le persone di buona volontà”. (§ 4). In conclusione, Papa Francesco esorta “tutti a procedere su vie concrete che permettano di trasformare la realtà dell’Amazzonia e di liberarla dai mali che la affliggono” (§ 111). ___________________

1 Discorso alla Veglia con i giovani. XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù a Panama L’Osservatore Romano, 28- 29 gennaio 2019. 6
2 Cfr Lettera agli Artisti di San Giovanni Paolo II (1999) rivolto a tutti coloro che con passione si dedicano alla ricerca di nuove “epifanie” di bellezza.

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ZENIT Staff

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