Condividere è dono dello Spirito

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Vangelo

Lc 12,49-53

Lettura

La lettura di oggi sviluppa due riflessioni distinte. La prima riguarda il fuoco come dono di Gesù; dunque si descrive l’effusione dello Spirito come è narrato negli Atti degli Apostoli, al capitolo 2. Si parla anche del battesimo di Gesù, con la sua caratteristica di forza rinnovatrice che si manifesta sia nella sua Pasqua, che nell’offerta che Egli fa di se stesso. Il fuoco dunque annuncia il mistero stesso di Dio, pienamente rivelato dalla croce e dalla gloria del Figlio, e donato a tutti i battezzati.

Meditazione

Gesù sembra esprimere un’ansia e una fretta che ci possono aiutare a cogliere la forza del sacrificio d’amore che Egli compie per la salvezza dell’intera umanità. Le due espressioni – «quanto vorrei che fosse già acceso!» e «come sono angosciato finché non sia compiuto!» – mostrano il senso profondo della direzione e della volontà di Gesù. Tutto ciò che Egli compie e dice, è annuncio, celebrazione e consegna di Sé per la salvezza del mondo. La seconda parte del nostro brano non introduce una nota “negativa”, se lo leggiamo in stretta connessione con il brano precedente e con gli altri brani in cui Luca usa lo stesso verbo “dividere” o lo stesso termine “divisione”. Per esempio, in Lc 22,17 troviamo il gesto di Gesù che passa il calice ai suoi, e dice, secondo la traduzione italiana «prendetelo e fatelo passare tra voi», ma appunto il testo originale dice «prendetelo e dividetelo tra voi». Ancora troviamo lo stesso verbo in At 2,3: «Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro» e in At 2,45: «Vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno». Leggiamo dunque un significato positivo, di condivisione e non di divisione. È lecito e possibile attribuire lo stesso significato anche al nostro brano, intendendo che, posandosi su ciascuno, il dono di Dio evidenzia e glorifica le diversità delle persone. E lo stesso dono di Dio, che è lo Spirito Santo, si manifesta nella straordinaria varietà dei suoi doni. Ora noi sappiamo sia dalla Scrittura sia dalla nostra esperienza personale che tale “varietà” può e forse deve passare attraverso travagli anche penosi, ma che è assolutamente irrinunciabile. Il salmo 133 del resto ci fa cantare “quanto è bello e soave che i fratelli vivano insieme” nell’unità del Signore manifestata ed espressa dalla ricchezza e varietà dei doni accolti e custoditi da ciascuno.

Preghiera

Signore, aiutami a comprendere quale forza d’amore è presente in tutta la tua vita, e concedi anche a me di condividere almeno un poco il tuo slancio di carità per la salvezza dei fratelli.

Agire

Mi sforzo di comprendere e valorizzare le caratteristiche positive delle persone che incontro nella mia vita, o che formano la famiglia, anche se non condivido in tutto ciò che fanno o dicono.

Meditazione a cura di mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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