Conclusa la 68° Assemblea generale Cei, puntando ad "un volto nuovo" di Chiesa

Nuove nomine e nuove sfide alla luce della “sensibilità ecclesiale” domandata dal Papa e della Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium. Tra i temi affrontati: disoccupazione, gender, formazione di sacerdoti e laici

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Si è conclusa oggi la 68° Assemblea generale della Conferenza Episcopale italiana, riunita nell’Aula del Sinodo, in Vaticano, e aperta, il 18 maggio, dal discorso del Papa, il quale ha presenziato a lungo ai diversi lavori. Filo conduttore delle diverse giornate è stata la verifica di quanto le indicazioni di fondo contenute nella Esortazione apostolica Evangelii Gaudium siano state accolte e orientino il cammino delle Chiese in Italia verso una nuova tappa evangelizzatrice. 

A tale scopo sono state presentate ai Vescovi le sintesi dei contributi giunti dalle Conferenze Episcopali Regionali, da dove si rileva, innanzitutto, come tra le varie componenti della comunità ecclesiale l’Esortazione apostolica abbia ricevuto una buona accoglienza di fondo. Nel contempo, si palesa la duplice esigenza di un approfondimento delle indicazioni di cui essa è ricca e anche quella di una maggiore chiarificazione di alcuni termini essenziali.

Nella stessa scia sono state lette pure molte indicazioni già espresse dai documenti della CEI, specialmente quelli riguardanti l’evangelizzazione e in modo particolare Comunicare il Vangelo in un mondo che cambiaIl volto missionario delle Parrocchie in un mondo che cambia Educare alla vita buona del Vangelo.

Dai lavori dei Membri dell’Assemblea Generale è emersa anche la novità con cui l’Evangelii gaudium propone tali contenuti  per un nuovo volto di Chiesa e un nuovo stile. In tutti i gruppi è stata rilevata l’importanza dell’attenzione alle relazioni personali con  l’accoglienza e la vicinanza a ciascuno nella propria concreta situazione, quale via per annunciare Gesù e testimoniare il suo Vangelo.

Un ulteriore elemento richiamato è stata l’eloquenza dei gesti: gesti di misericordia, di riconciliazione, di solidarietà, capaci di coinvolgere, di dare visibilità alla testimonianza di fede e di rendere credibile l’annuncio. Ne è parte anche la stessa urgenza di ritrovare la vivacità di un linguaggio (con particolare attenzione alle omelie, ma non solo), che comunichi la freschezza della fede, la gioia dell’annuncio, il coinvolgimento nell’esperienza evangelica.

Con questo stesso spirito i vescovi si sono confrontati anche sui contenuti del V Convegno Ecclesiale nazionale, in programma a Firenze dai prossimi 9-13 novembre. Ai presuli è stato presentato il programma del Convegno, che nella giornata di martedì 10 prevede anche la visita del Papa. Nel complesso, si respira un crescente e capillare interesse attorno al tema di fondo – In Gesù Cristo il nuovo umanesimo –: un contributo decisivo è assicurato dal sito internet dell’evento, quale «luogo» di feconda condivisione del materiale che giunge da diocesi, movimenti e associazioni ecclesiali, come pure dai media collegati alla CEI, da scuole e Facoltà teologiche. 

Grande attenzione è stata data poi alle iniziative per vivere il Giubileo straordinario della Misericordia, che si aprirà l’8 dicembre 2015 e si concluderà il 20 novembre 2016, in vista del quale i vescovi hanno ribadito l’impegno a celebrare in tutte le proposte e attività pastorali la grazia di Dio e a condividere con l’umanità intera l’invito a sviluppare nuovi atteggiamenti di accoglienza e di reciproco accompagnamento.

Approfonditi, poi, i temi riguardanti vita e formazione permanente dei sacerdoti. Su quest’ultimo punto, i vescovi hanno evidenziato la consapevolezza di come oggi non sia sufficiente offrire ai sacerdoti un semplice aggiornamento che li aiuti a tenere il passo con il cammino della storia. Non a caso, non si è esitato a parlare della necessità di promuovere una vera riforma del clero che trova il suo fulcro nell’impegno a custodire e ravvivare il dono spirituale ricevuto con l’imposizione delle mani.

Affrontando tale argomento i Pastori hanno riconosciuto come la loro prima responsabilità –l’opera di carità più impegnativa – sia la “santificazione dei sacerdoti”. Un impegno che chiede al vescovo di cercare innanzitutto la promozione dell’unità del presbiterio e di saperlo amare intensamente. E, al contempo, rinvia il prete stesso alla cura della propria vita interiore, attraverso la conquista e la fedeltà quotidiana a momenti di silenzio e di preghiera, che sono condizione per l’azione.  

Ogni discussione è stata quindi guidata da quella “sensibilità ecclesiale” domandata dal Papa all’inizio dei lavori. Proprio di tale vocazione e responsabilità a “vivere con la gente” si è fatto interprete il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, che nella sua prolusione ha dato voce anzitutto ai “nodi antichi e nuovi del paese”. La “piaga” della disoccupazione in primis, poi la tragedia dei migranti, i tentativi legislativi e di equiparare il matrimonio e l’istituto familiare ad altre unioni.

Riguardo a quest’ultimo punto, nel dibattito assembleare, i vescovi si sono preoccupati di discutere dello “snaturamento” della cultura popolare, riflettendo in particolare sulla cosiddetta ‘teoria del gender’, che va diffondendosi in modo subdolo specie nelle scuole, andando a coinvolgere e stravolgere l’impostazione generale del senso della vita, della sessualità e dell’amore. Mettendo in guardia da questo pericolo, i vescovi italiani hanno quindi rinnovato l’appello a genitori e educatori, perché prendano coscienza di ciò che viene insegnato ai loro figli a questo riguardo. Un appello anche a trovare le forme per contrastare apertamente una tale “deriva” antropologica, culturale e sociale. 

Sul fronte ecclesiale è emersa con forza la necessità di superare la pastorale ordinaria con un rinnovamento missionario delle parrocchie, che si traduca in modalità e proposte operative, sostenute da una robusta formazione di sacerdoti e laici. Come ogni anno, si è dato spazio ad alcuni adempimenti amministrativi, quali: l’approvazione del bilancio consuntivo della Cei; la definizione dei criteri di ripartizione delle somme derivanti dall’8xmille per l’anno 2015; la presentazione del bilancio consuntivo dell’Istituto Centrale per il sostentamento del clero.

Distinte comunicazioni hanno illustrato: la situazione dei media Cei, l’Anno della Vita Consacrata in corso fino al 2 febbraio 2016, l’Ostensione della Sindone a Torino, il 19 aprile – 24 giugno 2015, la Giornata per la Carità del Papa del 28 giugno, l’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie in programma a Philadelphia, il 22-27 settembre, la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, 26-31 luglio 2016) e il XXVI Congresso Eucaristico Nazionale a Genova, dal 15 al 18 settembre 2016.

Hanno preso parte ai lavori 240 membri, 32 Vescovi emeriti, 18 delegati di Conferenze Episcopali Europee, i rappresentanti di religiosi, consacrati e della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali. Tra i momenti significativi vi è stata la Concelebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro, presieduta dal Car. Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi. A margine dei lavori assembleari si è riunito il Consiglio Permanente, che ha provveduto ad alcune nomine.

Nel dettaglio, l’Assemblea ha eletto il vice presidente della CEI per l’area nord, i presidenti delle dodici Commissioni Episcopali, i membri del Consiglio per gli Affari Economici e i 4 membri e i 2 ostituti rappresentanti della Cei alla XIV assemblea generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi del 4-25 ottobre 2015. 

L’Assemblea Generale ha approvato la modifica delle Determinazioni concernenti la gestione dei flussi finanziari agevolati per il sostegno della Chiesa Cattolica in Italia in esecuzione della Delibera CEI n. 57, circa la trasmissione della somma assegnata al sostentamento del clero. Come ogni anno, ha dato spazio anche ad alcuni adempimenti amministrativi: l’approvazione del bilancio consuntivo della CEI; la definizione dei criteri di ripartizione delle somme derivanti dall’otto per mille per l’anno 2015;
la presentazione del bilancio consuntivo dell’Istituto Centrale per il sostentamento del clero.

 

 

 

 

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ZENIT Staff

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