Con l'informatica, i giovani sempre più imprenditori di se stessi

Il mondo digitale sta creando un mercato del lavoro ad alta potenzialità

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ROMA, venerdì, 15 aprile 2011 (ZENIT.org).- In Italia occorre puntare sui giovani come futuri imprenditori digitali. E’ quanto ha detto Pier Luigi Dal Pino, Direttore centrale per le relazioni istituzionali ed industriali di Microsoft Italia, partendo dal rapporto ISTAT “Noi Italia” pubblicato a febbraio di quest’anno, nel quale si evidenzia come il tasso di imprenditorialità nel nostro Paese sia 3 volte superiore alla media europea.

Intervendo giovedì 14 aprile al Forum “Youth Communication in Social Media Age”, svoltosi presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorumdi” di Roma, Pier Luigi Dal Pino ha osservato che “la tecnologia informatica viene in aiuto ad una nuova imprenditoria giovanile che meglio di qualunque altra precedente generazione è capace oggi di coglierne il vero valore in termini di produttività ed efficienza”.

Inoltre, ha continuato, “la crescita di una nuova realtà imprenditoriale è imprescindibile dall’uso delle tecnologie informatiche e molto spesso è nel mondo digitale che si evolve un’idea imprenditoriale. Crescono le start up che fanno del web 2.0 il proprio motore della crescita ed attraverso la creatività nel mondo digitale riescono ad emergere rispetto anche a piccole società consolidate in cui scarso è l’utilizzo di tecnologie informatiche”.

“Tutto ciò dimostra – ha proseguito – che esiste un mercato del lavoro ad alta potenzialità su cui il paese deve puntare ed aiutare a crescere perché esiste un capitale umano digitale ad alto valore innovativo che rimane ancora fortemente inespresso”.

“Purtroppo – ha ammesso – un imprenditore digitale non ha ancora ottenuto nel nostro mercato, fortemente merceologico e poco sviluppato nei servizi ad alto valore tecnologico, il posizionamento che merita. Molte sono le cause ed in primis la difficoltà di accesso al credito, la scarsa propensione brevettuale, la mancata protezione della creatività e della proprietà intellettuale e non in ultimo l’acceso alle tecnologie in una prima fase imprenditoriale”.

Per questo, ha spiegato, a partire dal 2008 Microsoft ha lanciato il programma BIZSPARK che aiuta proprio nei primi anni di vita le start-up private che sviluppano prodotti o servizi software, attraverso la fornitura gratuita di strumenti, software, supporto tecnico e visibilità sul mercato. “Ad oggi – ha detto – abbiamo finanziato più di 600 start-up e col tempo stiamo coinvolgendo sempre più associazioni: Incubatori, Parchi scientifici, Venture Capitalist, Business Angels”.

“Il valore di questa iniziativa in termini di innovazione e sviluppo del sistema paese è incalcolabile e Microsoft ritiene fondamentale questo suo contributo alla società e all’economia italiana”, ha sottolineato.

“La competitività – ha osservato – già adesso, ma ancora di più in futuro, si giocherà prevalentemente nell’ambito digitale ed è per questo che bisogna supportare i giovani perchè possano portare a frutto la loro creatività”. E da questo punto di vista, “l’Italia ha un potenziale molto alto ed una opportunità unica nel poter realizzare un’industria dei contenuti grazie al patrimonio culturale e turistico che potrebbe dar vita un’ economia digitale a forte valore innovativo e tecnologico”.

Parlando ancora di crescita economica, ha quindi accennato all’enorme contributo per le start-up e per le aziende in generale costituito dal cloud computing: “una modalità nuova di accesso alla tecnologia, concepita per permettere alle aziende l’utilizzo di risorse hardware o software distribuite in remoto e in modalità on demand dai fornitori di tecnologia che mettono a loro disposizione i propri data center ed applicazioni sul web”.

“Grazie al cloud computing – ha affermato – ci sarà anche una minore spesa in approvvigionamento di strumenti informatici ed un rilevante risparmio energetico, a cui si aggiungono risparmi per la gestione dell’infrastruttura aziendale e per la manutenzione dei sistemi applicativi.”

“A dimostrazione del nostro impegno – ha detto ancora il Direttore centrale per le relazioni istituzionali ed industriali di Microsoft Italia – in questo ambito abbiamo investito in questi anni 2,3 miliardi di dollari nel cloud computing e abbiamo inaugurato pochi giorni fa a Bruxelles l’European Cloud and Interoperability Center, un centro di diffusione dell’innovazione che offrirà una piattaforma per la conoscenza della tecnologia cloud e la condivisione di risorse e conoscenze, fungendo così da incubatore e catalizzatore per il cloud computing in Europa in differenti campi”.

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ZENIT Staff

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