Comunicato dell’arcivescovo di Caracas per i fatti di piazza Altamira

CARACAS, 10 dicembre 2003 (ZENIT.org).- Di seguito riportiamo in versione integrale il comunicato diffuso dall’arcivescovo di Caracas, sui deprecabili fatti avvenuti sabato 6 dicembre scorso, nella piazza Altamira della capitale venezuelana.

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Tramite i mezzi d’informazione sociale, il popolo cattolico del Venezuela ha contemplato, con tristezza e costernazione, le azioni deprecabili di un gruppo di persone che, con motivazioni inimmaginabili, hanno mutilato, scagliato al suolo e oltraggiato in modo ripugnante alcune immagini della Beata Vergine Maria collocate in Piazza Altamira della Città di Caracas.

Risulta evidente che fatti come questi, carenti di ogni razionalità, non solo non riflettono il sentire della stragrande maggioranza del popolo venezuelano che si identifica con i principi della fede cattolica e che professa una filiale devozione alla Madre di Dio, ma che al contrario sono rifiutati, sia per l’offesa recata alle venerate immagini, sia in quanto manifestano la disgregazione e la perdita di valori in cui vivono coloro che hanno compiuto queste azioni, frutto della confusione e dell’agitazione nel voler utilizzare elementi religiosi come arma a favore di interessi estranei alla fede.

Di fronte a fatti così deprecabili, dobbiamo agire in conformità ai più alti principi cristiani, cosa che rappresenta la maggiore riparazione che possiamo offrire a Dio. Pertanto invitiamo tutti coloro che ci considerano discepoli di Gesù Cristo e figli della Madre celeste, a riaffermare la fede nel Signore e a lavorare instancabilmente perché i valori della verità, della giustizia, dell’amore e della pace si rendano presenti nella vita di tutti gli abitanti del Venezuela.

Seguendo le parole della Vergine alle Nozze di Cana, prendiamo l’impegno, con rinnovato impulso, a “fare ciò che il Signore ci dice”, ossia ad amare Dio sopra ogni cosa e amare il prossimo come Lui ci ha insegnato. Di fatti solo se avremo Dio come guida suprema di ogni nostro atto e se, al di sopra ogni interesse umano, cercheremo di compiere la sua volontà, lavorando perché il suo nome sia glorificato e riconosciuto, saremo in grado di superare il pericolo di nuovi fatti come questi.

Solo se si afferma l’amore per il prossimo potremo continuare a comportarci come fratelli, nonostante le diversità che possano sussistere tra di noi, trovando nel dialogo, nella reciproca comprensione, nell’accettazione dell’altro e nella costruzione della giustizia, le strade che ci potranno aiutare a vincere l’emarginazione, le frustrazioni sociali, le divisioni che tanto danno causano alla nostra società.

Mossi dalle parole di Gesù Cristo sulla croce, delle quali fu testimone privilegiata la Vergine Maria, chiediamo al Padre che perdoni coloro che agiscono in questo modo. Confidiamo di cuore che, nel cambiare atteggiamenti e modi di agire, possano uscire dall’ignoranza coloro che pensano che attraverso l’odio, la violenza e la distruzione si possa ottenere il successo delle proprie battaglie.

In questo giorno in cui la Chiesa venera in modo particolare la Santissima Vergine con il titolo di Immacolata, in vicinanza della celebrazione delle “Messe di Aguinaldo”, con le quali la accompagniamo nella sua attesa del Bimbo Gesù, invitiamo tutte le Parrocchie e comunità cristiane dell’Arcidiocesi, ad avvicinarsi con rinnovata fiducia alla Madre di Gesù e Madre nostra, chiedendole di intercedere presso Dio per questo suo popolo, perché ci conceda la pace, la consolazione e la crescita nella maturità di fede di cui tanto abbiamo bisogno. Si organizzino, in ciascuna delle comunità, gli eventi opportuni per il conseguimento di tale fine.

Dato nel nostro Palazzo Arcivescovile di Caracas, l’ottavo giorno del mese di dicembre dell’anno del Signore duemila tre nella Solennità della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.

Mons. Nicolás Bermúdez Villamizar
Amministratore Apostolico

Mons. Roberto Dávila Uzcátegui
Vescovo Ausiliare

Mons. Saúl Figueroa Albornoz
Vescovo Ausiliare

Proponiamo la seguente Preghiera di riparazione o una simile: Implorando il tuo perdono, Signore, anzitutto per noi stessi, per le nostre mancanza e i nostri peccati. Ma anche, in modo particolare in questo giorno, per la profanazione di cui sono state oggetto le immagini di Maria, Madre tua e Madre nostra. Ti chiediamo perdono e imploriamo la tua misericordia infinita per coloro che hanno profanato le sacre immagini della Santissima Vergine Maria. Amen.

[Traduzione dall’originale spagnolo ad opera di Zenit]

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ZENIT Staff

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