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Commissione Tutela Minori: prosegue il lavoro nella Chiesa e con i vescovi

La squadra guidata dal card. O’Malley fa il punto dopo i sette giorni di riunione a Roma e annuncia nuove iniziative. Nessun cenno alla vicenda di Peter Saunders, sospeso sabato dalla Commissione

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È durata sette giorni la riunione a Roma della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, istituita da Papa Francesco nel 2014 per combattere la piaga della pedofilia e degli abusi nella Chiesa. Come informa un comunicato della Sala Stampa vaticana, gli incontri dei sei Gruppi di Lavoro si sono concentrati sull’aggiornamento dei progetti correnti e sullo sviluppo e la stesura di proposte.
I collaboratori esterni che hanno assistito i Gruppi di Lavoro comprendevano il “Catholic Fund for Overseas Development” (CAFOD) (Fondo Cattolico per lo Sviluppo d’Oltreoceano) e un esperto di Diritto Penale Canonico. Bozze di proposte sono state presentate all’Assemblea Plenaria per ulteriori discussioni e decisioni sulle politiche da sottoporre al Santo Padre. Le linee guida si adoperano per riconoscere la diversità di informazioni e orientamenti attualmente a disposizione della Chiesa nel mondo. Esempi di proposte da sottoporre all’attenzione del Papa includono: la richiesta di ricordare a tutte le autorità della Chiesa l’importanza di una risposta diretta alle vittime e ai superstiti che li avvicinano; l’istituzione di una Giornata Universale di Preghiera e di una liturgia penitenziale.
Nel corso dell’anno – informa ancora la nota – sono in programma alcuni seminari sugli aspetti legati alla Tutela dei Minori con la partecipazione di collaboratori esterni, al fine di stabilire maggiore trasparenza sui processi canonici. Alla prossima Assemblea Plenaria saranno presentati un rapporto ed alcune raccomandazioni. e sarà anche attivato un website per condividere le Buone Norme per la Tutela dei Minori nel mondo.
Allo scopo di realizzare la missione del Chirografo del Santo Padre per l’istituzione di una Commissione che promuova la responsabilità locale, i membri della Commissione sono attivamente in contatto con numerose Conferenze Episcopali, ed hanno presentato il tema della tutela dei minori alle Conferenze di Religiosi e alle Congregazioni.
Nel corso dello scorso anno i membri della Commissione hanno incontrato i Vescovi e le autorità che si occupano di tutela dei minori nelle Filippine, in Austria, nella Isole del Pacifico, in Nuova Zelanda, Scozia, Polonia, America Centrale (Costa Rica), United States National Safe Environment and Victims Assistance Coordinators (SECs) e i Coordinatori dell’Assistenza alle Vittime (VACs). A seguito dei seminari condotti dai membri della Commissione nell’agosto scorso nelle Filippine, la Conferenza Episcopale delle Filippine ha creato un ufficio per la tutela dei minori e ha formulato una Esortazione Pastorale sulla cura pastorale e la salvaguardia dei minori.
A marzo è in programma un incontro in Ghana con i Segretari Generali del Simposio delle Conferenze Episcopali dell’Africa e del Madagascar (SECAM), e un secondo incontro con i medici dell’Associazione di Membri delle Conferenze Episcopali nell’Africa orientale (AMECEA) in Tanzania che si occupano della tutela dei minori. I membri della Commissione partecipano anche alla Conferenza Anglofona di Tutela in corso a Roma e alla United States National Safe Environment and Victims Assistance Coordinators 2016 . Nel 2017 la Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia (FABC) ha richiesto un seminario con i membri della Commissione.
Anche la Commissione ha accolto con favore il recente annuncio che fra una settimana, alla Pontificia Università Gregoriana, avrà inizio il primo corso di studi per conseguire un diploma per la Tutela dei Minori, con 19 partecipanti provenienti da quattro continenti: Africa, Europa, America e Asia. L’incontro della Commissione del settembre 2016 avrà l’obiettivo strategico di tutelare i minori nelle scuole cattoliche, richiedendo contributi di esperti di America Latina, Inghilterra e Galles.
Nessun cenno esplicito nel comunicato alla vicenda di Peter Saunders, uno dei 17 membri della Commissione, che sabato 6 febbraio è stato sfiduciato dalla Commissione. Saunders, inglese, vittima in passato di abusi da parte di un sacerdote, aveva rivolto in passato pesanti critiche al cardinale australiano George Pell e anche allo stesso Pontefice. In una recente intervista ha dichiarato di non essere stato messo al corrente della decisione della Commissione della sua sospensione e di aver appreso la notizia dai media. Dichiarazioni smentite da padre Federico Lombardi che ai giornalisti in Sala Stampa vaticana ha dichiarato: “È stata una decisione unanime votata da tutti i membri, con un solo astenuto”.
 

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ZENIT Staff

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