Comincia a circolare anche in Messico la pillola del giorno dopo

Nonostante l’opposizione della Chiesa

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CITTA’ DEL MESSICO, martedì, 14 settembre 2004 (ZENIT.org El Observador ).- Su disposizione della Segreteria per la Salute del Governo federale, è pronta per la distribuzione e la vendita nelle farmacie di tutto il Paese la pillola del giorno dopo.

Da parte loro, scienziati e medici cattolici hanno affermato due cose: che è abortiva e che provoca o può provocare gravi danni alle donne che la assumono in maniera regolare fino a 72 ore dopo aver avuto rapporti sessuali.

Fonti ecclesiastiche consultate da Zenit – El Observador hanno affermato che la Chiesa continuerà ad opporsi alla decisione ufficiale. Non viene scartata l’ipotesi di presentare un’istanza ai tribunali competenti, perché si viola il diritto alla vita di ogni essere umano, che è il diritto umano fondamentale

Sia il presidente della Commissione Episcopale di Educazione, monsignor Ramón Godínez Flores (vescovo di Aguascalientes) che il suo omologo della Commissione Episcopale per la Pastorale Familiare, monsignor Rodrigo Aguilar Martínez (vescovo di Matehuala) si sono detti d’accordo sul fatto che la Chiesa non accetta né accetterà la commercializzazione della pillola del giorno dopo o della pillola anticoncezionale d’emergenza (AE).

Mentre monsignor Godínez Flores ha affermato che la Chiesa continuerà a dialogare con il settore della sanità per evitare la diffusione del farmaco, perché danneggia l’unità della famiglia e va contro il quinto e il sesto comandamento della Legge di Dio, monsignor Aguilar Martínez ha sottolineato che la Chiesa si oppone perché ha argomenti scientifici da presentare relativi ai rischi del suo consumo.

Entrambi hanno sottolineato che la pillola è abortiva perché può evitare che l’ovulo già fecondato si impianti o si annidi nelle pareti dell’utero.

Hanno anche affermato che esistono danni morali – come la lesione dell’unità familiare – e fisici documentati scientificamente – come le ostruzioni di vene ed arterie, attacchi di cuore, blocchi cardiaci, disfunzioni al fegato e alta pressione arteriosa.

In un comunicato del marzo di quest’anno la Commissione Episcopale per la Pastorale Familiare ha affermato che “l’effetto dell’ ‘anticoncezione ormonale postcoitale’, quando impedisce l’impianto o l’annidamento, è chiaramente abortivo, in quanto elimina in modo diretto e volontario la vita di un essere umano appena concepito”.

La Commissione ha anche ricordato che “l’aborto è un atto gravemente illecito in qualunque modo venga realizzato, perché si attenta contro la vita del più innocente degli esseri umani”.

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ZENIT Staff

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