Come il Signore opera tra noi

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Siamo chiamati dal Signore a saper interpretare in modo propositivo e costruttivo la nostra stessa vita quotidiana, quella dei nostri familiari e quella di tutte le persone a noi contemporanee. È molto importante come ci aiuta la lettera agli Ebrei a riconoscere l’“altalena” inevitabile della storia che ci conduce molte volte a «sopportare una lotta grande e penosa», però sempre sorretti dalla «perseveranza» per essere «uomini di fede». Siamo così abilitati a riconoscere in questa stessa nostra storia la presenza efficace della signoria di Gesù, cioè “il regno di Dio”. 

Meditazione

È proprio di “Regno di Dio” che l’evangelista Marco ci parla nell’unico capitolo discorsivo di insegnamento di Gesù (capitolo 4) del suo vangelo. Due sono le parabole, veri efficaci paragoni di notevolissimo valore rivelativo e pedagogico, con cui Gesù ci rivela questa sua presenza operante nella storia tutta e nella nostra singola storia, piccolo frammento di tempo. La prima parabola paragona il Regno di Dio a un seme. Così è riconosciuta la dinamica vitale globale: è gettato nel terreno, germoglia e cresce; il che avviene sia lungo le notti, sia nella successione dei giorni; inoltre, è attestata la condizione da parte dell’uomo (seminatore) del dormire o del vegliare. L’effetto è da parte del terreno un “produrre spontaneamente”; per quanto riguarda il seme, esso diventa stelo, spiga, chicco pieno nella spiga, pronto per la mietitura. La forza e la gioia di vivere credente ci sono date come seme; cioè l’opera che Dio in Gesù si compie, ha una sua forza autonoma, totalmente gratuita, come dono e nel suo crescere e nel suo giungere a compimento. La seconda parabola, il granello di senape, ci rivela un’ulteriore importante caratteristica dell’operare di Dio nella storia (il Regno). Il seme di senape è «il più piccolo di tutti i semi» ma al suo crescere diventa «più grande di tutte le piante dell’orto». Siamo di fronte a una straordinaria sproporzione tra seme e prodotto. Questa Parola del Signore contribuisce in modo determinante a promuovere una visione di fede piena di speranza nel nostro impegnarci quotidianamente e nel nostro modo di attendere il futuro. Se viviamo questa accoglienza e questo affidamento in sinergia con il Signore, il risultato è sempre imprevedibilmente grande.

Preghiera

Signore Gesù, ti ringrazio per le tue Parole chiare, incoraggianti, operanti nella nostra vita e in questa nostra storia. Rendici persone di fede che sperano e si impegnano per amore e con amore. Accettiamo da te, dal Padre e dallo Spirito, il dono; ci affidiamo con altrettanta speranza al frutto che con noi vuoi attuare. Amen. 

Agire

Mi impegno con franchezza a superare ogni forma di titubanza o di infondata perplessità. Imparando dalla duplice parabola del seme, vivo nel concreto impegno quotidiano la serenità del continuativo affidamento e l’umile collaborazione.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Luciano Pacomio, vescovo di Mondovì, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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