Chiesa e zingari: un rapporto che cambia

Il 5 e 6 giugno, in Vaticano, l’incontro mondiale dei promotori episcopali e direttori nazionali della Pastorale dei gitani. Domani l’udienza con il Papa

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La Chiesa e gli Zingari: annunciare il Vangelo nelle periferie” è il tema dell’Incontro Mondiale dei Promotori Episcopali e dei Direttori Nazionali della Pastorale degli Zingari che si terrà in Vaticano il 5 e 6 giugno, organizzato dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. I lavori si svolgeranno nella Sala Pio XI del Palazzo San Calisto, a Trastevere.

I partecipanti – che il 5 giugno, alle 12, saranno ricevuti in udienza da Papa Francesco – provengono da 26 Paesi d’America, Asia ed Europa. Tra loro, dieci vescovi tra cui otto Promotori Episcopali; 16 Direttori Nazionali (preti, suore e laici); 22 Esperti (Operatori pastorali e Consultori)

L’incontro – afferma un comunicato – si propone due obiettivi. Anzitutto, riesaminare l’impegno pastorale della Chiesa in favore delle popolazioni zingare, tenendo conto della situazione attuale che richiede alla Chiesa rinnovate strategie pastorali. Poi, preparare il 50º anniversario della visita di Paolo VI a Pomezia (27 settembre 1965), in occasione del pellegrinaggio internazionale degli zingari. Una visita che segnò una particolare apertura della Chiesa al popolo gitano.

In una realtà sociale che cambia, anche la pastorale degli Zingari è soggetta a rinnovate strategie pastorali, nuove vie e metodi adeguati alle circostanze, per affrontare la sfida di tale mutamento con la revisione delle idee alla luce del Vangelo e del Magistero ecclesiale. Sarà anche l’occasione di prendere in considerazione le indicazioni che Papa Francesco offre nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale.

La pastorale specifica per gli Zingari è oggi ben strutturata in 24 Paesi del mondo, soprattutto in Europa, negli Stati Uniti d’America, in Brasile e in Argentina, in India e in Bangladesh, ove le comunità cristiane si sono arricchite di credenti laici, sacerdoti, diaconi e religiosi di etnia zingara.

Momento singolare è stata l’Udienza dell’11 giugno 2011 di Papa Benedetto XVI a oltre duemila rappresentanti di diverse etnie zingare, prima volta in Vaticano. Elemento importante è il crescente numero di consacrati di etnia zingara nel mondo (sacerdoti, religiosi e religiose), che in questo momento sono circa 170. Il popolo zingaro ha il suo primo e finora unico Beato, Zeffirino Giménez Malla, proclamato da Papa Benedetto XVI “Martire del Rosario”. Altri due zingari (Emilia e Juan Ramón) sono in processo di beatificazione per martirio.

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ZENIT Staff

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