"Chi salva una vita, salva il mondo intero"

Dall’esempio di Chen Guangcheng allo studio pilota Y-VarViac

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ROMA, domenica, 13 maggio 2012 (ZENIT.org).- “Chi salva una vita, salva il mondo intero”. Dall’esempio di Chen Guangcheng allo studio pilota Y-VarViac è il titolo del Convegno Scientifico che si è svolto il 12 Maggio, presso la Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, (APRA) nel decimo anniversario della sua fondazione.

Il convegno è stato dedicato al noto dissidente pro-life cinese Chen Guangcheng che ha denunciato gli aborti forzati e le sterilizzazioni ad opera del governo dello Shadong; le sue recenti vicende – la fuga, il rifugio nell’ambasciata USA, il ricovero in ospedale – sono cronaca di questi giorni.

All’incontro sono intervenuti dott. Renzo Puccetti medico e saggista; P. Gonzalo Miranda, L.C.,Preside della Facoltà di Bioetica dell’Ateneo; il prof. Giuseppe Noia dell’Università del Sacro Cuore di Milano; il prof. Carlo Bellieni, membro della Pontifica Accademia per la Vita; Ettore Gotti Tedeschi, Presidente dello IOR e noto economista; e Mons. Ignacio Barreiro, di Human Life International.

Sono seguite le testimonianze, di Costanza Miriano, autrice dl libro “Sposati e sii sottomessa” edito da Vallecchi e Irene van der Wende, Coordinatrice per i Paesi Bassi di Silent No More Awareness.

Nel corso del convegno sono stati presentati i dati dello studio pilota Y-VarViac (“Youth-Value Related Vision on Abortion and Contraception”) avviato da ricercatori della Facoltà di Bioetica del Regina Apostolorum diretto ad esplorare le conoscenze scientifiche e le posizioni valoriali su temi di inizio vita di un vasto campione di giovani delle scuole superiori.

Tra i risultati più rilevanti dei dati preliminari è emerso l’enorme sopravvalutazione della probabilità di gravidanza per un singolo rapporto sessuale. Gli autori dello studio hanno riferito infatti che i ragazzi credono che un singolo rapporto sessuale abbia il 70% di probabilità di determinare una gravidanza, una cifra almeno 20 volte maggiore rispetto a quella reale.

Insieme alla sovrastimata fiducia nella capacità della ‘pillola del giorno dopo’ di prevenire la gravidanza, questo dato spiega almeno in parte l’elevata richiesta di queste pillole proprio da parte della popolazione più giovane.

Inoltre, secondo i professori Leonardo Macrobio e Renzo Puccetti, responsabili della ricerca, è significativo che secondo i primi dati, tra le ragazze che hanno già assunto la pillola del giorno dopo ben due terzi si dichiari contraria ad assumere prodotti in grado anche solo potenzialmente d’interferire con l’annidamento dell’embrione; si tratta di un dato che se confermato pone seri dubbi sulla completezza d’informazione fornita all’atto della prescrizione, ancora più preoccupante se si tiene conto che tale contrarietà è espressa da almeno la metà delle ragazze.

Nell´era della globalizzazione risulta sempre più importante, ma anche più difficile orientarsi in queste tematiche ed è facile perdersi nel mare delle sollecitazioni che vengono proposte.

La Facoltà di Bioetica ha inteso offrire un servizio a quanti hanno bisogno di una “bussola” per orientarsi nel mare di questa disciplina, sia per comprendere meglio le tematiche che vengono dibattute, sia per dare un indirizzo a tutti coloro che si muovono – e sono tanti – nell´area della salute delle persone e della tutela dell´ambiente.

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ZENIT Staff

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