Chi porterà l'acqua se non chi si è già dissetato da Cristo?

Entra nel vivo la 38° Conferenza Nazionale degli Animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo

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“Hai sete dell’unica acqua che ti può dissetare?”: è la domanda che percorre l’intera esortazione spirituale pronunciata da don Guido Pietrogrande, Consigliere spirituale nazionale, in occasione dell’apertura della 38° Conferenza Nazionale degli Animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo che si sta svolgendo a Rimini da 5 al 8 dicembre; tema della conferenza, intitolata Fiumi di acqua viva sgorgheranno dal cuore di chi crede in me, è il Rinnovamento come corrente di grazia per l’evangelizzazione.

“È un’acqua gratuita quella che Gesù dona – ha sottolineato don Pietrogrande – non è per i meritevoli, ma per gli esausti, gli assetati”. Esausti “abbiamo camminato nel deserto della vita”, forse abbeverandoci “a sorgenti inquinate, incapaci di contenere acqua e di dissetare pienamente”.

Ma l’acqua che disseta, una volta assaggiata, non può rimanere un nostro privilegio gelosamente nascosto, poiché vi sono deserti sconfinati che attendono, “deserti di amore, di fede, di vita, deserti dove si muore ogni giorno, deserti di senso e di scopo, deserti che uccidono, deserti di ignoranza dell’amore di Dio, deserti di egoismo e violenza, di immoralità eretta e legittimata da codici di stato”: è urgente che lì arrivi l’acqua che disseta, e chi potrà farla giungere “se non chi ha gustato di quest’acqua che sgorga da Cristo?”.

Per questo il termine del quadriennio di servizio dei responsabili del movimento è proprio il momento per dare rinnovato slancio all’evangelizzazione: invitando a riacquistare uno spirito di contemplazione, il sacerdote ha fatto riferimento a queste parole del Pontefice: “La migliore motivazione per decidersi a comunicare il Vangelo è contemplarlo con amore, è sostare sulle sue pagine e leggerlo con il cuore. Se lo accostiamo in questo modo, la sua bellezza ci stupisce… Perciò è urgente recuperare uno spirito contemplativo, che ci permetta di riscoprire ogni giorno che siamo depositari di un bene che umanizza… Non c’è niente di meglio da trasmettere agli altri”.

Con estrema gratitudine è stato poi accolto l’augurio del cardinal Rilko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ai responsabili chiamati a “distinguersi per lo stile di servizio sobrio e gioioso che oggi il Santo Padre ci chiama ad assumere sempre più per una genuina evangelizzazione”. Anche il cardinale Bagnasco ha esortato loro a ricordare alla Chiesa di vivere in una “gioiosa e piena adesione alla vita sacramentale ed ecclesiale”, in uno spirito di “conversione permanente” e di servizio in un mondo “così assetato di Dio e così spesso ignaro di esserlo”.

Oltre quattromila gli animatori accorsi da ogni parte d’Italia per pregare e condividere con fede gioiosa questa prima giornata, contrassegnata dalla profonda gratitudine del presidente nazionale, del Rinnovamento Salvatore Martinez, che è stato ricevuto ieri mattina da papa Francesco per un udienza privata.

Una giornata in cui l’entusiasmo dei partecipanti si è respirato soprattutto grazie ai canti dei giovani animatori e nei momenti di preghiera comunitaria, culminati poi con il solenne atto di affidamento a Maria; “Maranatha vieni Signor” è stata l’invocazione di un tripudio di voci che subito dopo ha dato il via alla concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Antonino Raspanti, vescovo della diocesi di Acireale.

Per tutta la serata fino alle sette di domani mattina, si prolungherà presso la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, l’adorazione eucaristica del “Roveto ardente”.

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Maria Gabriella Filippi

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