The French writer Fabrice Hadjadj. Institution Ste Jeanne d'Arc

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Che cos’è una famiglia?

Pubblicato dall’Ares il libro di Fabrice Hadjadj in cui si spiega che “la famiglia è lo zoccolo carnale dell’apertura alla trascendenza”

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Che cos’è una famiglia? Fino a qualche tempo fa la risposta era talmente ovvia che la domanda non meritava neppure di essere posta. Ma oggi, con la propaganda del “matrimonio per tutti”, la diffusione delle teorie del gender, e l’invasione della tecnologia per produrre individui preselezionati e performanti, niente va dato per scontato.

Per Fabrice Hadjadj, uno dei più brillanti saggisti del nostro tempo, la famiglia “è il luogo nel quale si articolano la differenza dei sessi e la differenza delle generazioni, e anche la differenza tra queste due differenze”; fondata su un desiderio, prima che da una decisione, la famiglia “è il luogo del dono e della ricezione incalcolabile di una vita che si dispiega con noi ma anche nostro malgrado, e ci spinge sempre più avanti nel mistero dell’esistere”.

Nel libro “Che cos’è una famiglia?” (Edizioni Ares) Hadjadj può affermare che “la famiglia è lo zoccolo carnale dell’apertura alla trascendenza”: infatti, «proprio perché la trascendenza è la sorgente di tutto ciò che appare, è nascosta come la luce. Il suo spirito è nel tessuto stesso della nostra carne”.

Sul gender, l’autore francese spiega “il proprio della sessualità, la sua originalità primordiale, cioè che si volge verso l’originale e che permette di formare con esso una nuova origine, è di legare insieme degli incomparabili”.

L’uomo e la donna infatti hanno ugualmente la natura umana, e in ciò sono simili, ma “ognuno la conduce alla perfezione per vie diverse e, in ciò, la loro dissomiglianza è la più sorprendente”.

“Che cosa dice l’inizio del libro della Genesi? Dio creò l’uomo a sua immagine. Maschio e femmina li creò (Gn 1, 27). In altri termini, l’immagine di Dio si trova nella differenza dei sessi”.

Non è dunque una provocazione il sottotitolo del secondo saggio di questo volume, la trascendenza nelle mutande.

Di famiglia ebrea, Fabrice Hadjadj (Nanterre, 1971) nel 1998 si è convertito al cattolicesimo di fronte a una statua della Vergine Maria, nella chiesa di Saint-Séverin nel centro di Parigi.

Tra le sue opere, “La terra strada del cielo” (Lindau, 2010), “Mistica della carne. La profondità dei sessi” (Medusa, 2009), “La fede dei demoni, ovvero il superamento dell’ateismo” (Marietti, 2010), “Che cos’è la verità” (con Fabrice Midal) (Lindau, 2011), “Il Paradiso alla porta” (Lindau, 2013).

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ZENIT Staff

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