Centrafrica: rapito missionario polacco

Si tratta di padre Mateusz Dziedzic. Gli otto rapitori, legati ai terroristi di Seleka, vogliono scambiare il missionario con il loro leader attualmente prigioniero in Camerun

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Otto uomini armati legati al leader ribelle Abdoulaye Miskine hanno rapito ieri un missionario cattolico polacco a Baboua, nella Repubblica Centrafricana.Si tratta di padre Mateusz Dziedzic, prete cattolico originario della città di Tarnow, sequestrato la scorsa notte in una irruzione in cui i terroristi hanno tentato di sequestrare anche un altro sacerdote.

A diffondere la notizia è stata la sezione polacca delle Pontificie Opere Missionarie, attraverso il direttore don Tomasz Atlas che ha riferito: “I rapitori hanno detto di rappresentare l’Assemblea Democratica dei Popoli Centrafricani, un gruppo ribelle che combatte il governo”.

“Non hanno fatto alcuna richiesta. Hanno detto di voler scambiare il missionario rapito con il loro capo, attualmente è imprigionato in Camerun”, ha aggiunto Atlas senza fornire ulteriori dettagli.

Il leader in questione, Abdoulaye Miskine, è un ex alleato dei Seleka, la principale coalizione ribelle che ha detenuto il potere a Bangui dal marzo al dicembre del 2013. Il suo gruppo è responsabile di diversi rapimenti, tanto che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro di lui e altri quattro membri dei gruppi ribelli centrafricani.

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ZENIT Staff

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