Casa Sollievo della Sofferenza: grande festa per i 60 anni

L’ospedale fu inaugurato da Padre Pio il 5 maggio 1956. Per la celebrazione, previsti un concerto e la messa presieduta dal cardinale Montenegro

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Il prossimo 5 maggio ricorrono i 60 dalla fondazione della Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale voluto da San Pio da Pietrelcina. La struttura si appresta a festeggiare l’anniversario con una due giorni di solenni celebrazioni.
“Signori e fratelli in Cristo, la Casa Sollievo della Sofferenza è al completo. Ringrazio i benefattori d’ogni parte del mondo che hanno cooperato. Questa è la creatura che la Provvidenza, aiutata da voi, ha creato; ve la presento. Ammiratela e benedite insieme a me il Signore Iddio”. Con queste parole, dinanzi a migliaia di fedeli, Padre Pio inaugurò la sua Opera, la Casa Sollievo della Sofferenza. Era il 5 maggio del 1956.
L’ospedale aveva 250 posti letto ed era già dotato di Chirurgia Generale, Urologia, Medicina, Cardiologia, Ortopedia e Traumatologia, Pediatria, Ostetricia-Ginecologia, Radiodiagnostica e Terapia Fisica, Laboratori Analisi, Servizio Trasfusionale e Pronto Soccorso con guardia medica permanente. Disponeva di centrale termica, elettrica, lavanderia, stireria, cucine e di un’azienda agricola che forniva latte, uova, pollame e olio per gli ammalati.
Nel 1971 La Casa Sollievo ottiene la classificazione di Ospedale Provinciale e nel 1980 quella di Ospedale Regionale, con l’apertura dell’unità di Rianimazione. Dal 1991 si fregia della qualifica di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico nel campo delle “malattie genetiche ed eredofamiliari”. Nel 2002 viene inaugurato il Poliambulatorio Giovanni Paolo II e, nel settembre scorso, l’apertura di ISBReMIT, l’Istituto di Medicina Rigenerativa.
Nel 2012 la qualifica di I.R.C.C.S. viene ampliata includendo le terapie innovative e la medicina rigenerativa. Attualmente la ricerca clinica e pre-clinica si svolge nell’ambito di queste classificazioni e coinvolge 164 ricercatori suddivisi in 16 laboratori e unità di ricerca, tra San Giovanni Rotondo e l’Istituto Mendel di Roma.
Gli ultimi dati clinici parlano di circa 60.000 ricoveri all’anno, comprensivi di day service, e di circa 1.250.000 prestazioni ambulatoriali annue con un tasso di attrattività di pazienti da fuori regione pari al 14%.
Per festeggiare i 60 anni di attività – mercoledì 4 maggio, alle ore 20, nell’auditorium Maria Pyle della Chiesa di San Pio, con ingresso libero – si terrà il concerto Laudato Si’ del tenore frate Alessandro Brustenghi e del baritono Matteo D’Apolito, accompagnati dall’Orchestra Musica Civica di Foggia diretta da Gianna Fratta.
Giovedì 5 maggio, alle 9.30, sul pronao dell’Ospedale si svolgerà la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione Episcopale per il Servizio della Carità e della Salute della Cei.
La Santa Messa sarà accompagnata dai canti di frate Alessandro Brustenghi e Matteo D’Apolito, dalla Corale Polifonica Sacro Cuore di Gesù di Bellizzi, dal Coro Santa Cecilia di Biccari, dai Cantori di San Pio di Ruvo di Puglia, dal Coro Maria Pyle di San Giovanni Rotondo e da un settimino di ottoni, diretti da Rino Campanale con Pasquale Impagliatelli all’organo.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione