Caritas in prima fila nel soccorrere le vittime del terremoto in India e Pakistan

CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 10 ottobre 2005 (ZENIT.org).- Questo lunedì mattina si è svolta una conferenza telefonica dei membri di “Caritas Internationalis” per sostenere il progetto che Caritas India e Caritas Pakistan stanno elaborando da sabato scorso per soccorrere le vittime del terremoto che ha sconvolto la regione del Kashmir.

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La squadra d’emergenza dei “Catholic Relief Services” (CRS), tra le prime a rispondere dopo il sisma di magnitudo 7,5, ha stanziato una somma iniziale di 50.000 dollari per gli aiuti in Pakistan e sta svolgendo una serie di valutazioni nelle aree più colpite sia in Pakistan che in India.

Poche ore dopo il terremoto, lo staff di CRS ha raggiunto Muzzarafad, località pakistana vicina all’epicentro, e ha analizzato le condizioni dell’ospedale di Mensera, dove centinaia di pazienti erano seduti fuori dalla struttura dopo essere stati evacuati per sicurezza. CRS ha anche incontrato i funzionari militari e governativi locali per collaborare alle operazioni di soccorso, ed ora sta lavorando a stretto contatto con l’“Islamic Relief” ed “Oxfam UK”.

“L’accesso nella regione è difficile, visto che l’area dell’epicentro è montuosa e le strade sono strette e spesso bloccate dalle frane”, ha affermato il rappresentante per il Pakistan di CRS, Jack Norman.

“Le zone del Kashmir controllate dal Pakistan sono state colpite gravemente e, considerando la nostra esperienza passata nel far fronte alle tempeste invernali e alle inondazioni nella regione, prevediamo grandi difficoltà nel portare gli aiuti in quest’area”.

Nei prossimi giorni partirà per la zona colpita un’équipe tecnica di risposta rapida alle emergenze (ERST). Con l’obiettivo di identificare sul terreno le zone prioritarie di intervento di questo gruppo, si è recato nella zona il responsabile delle emergenze di “Caritas Internationalis”, Karl Amman, che dovrebbe arrivare a destinazione entro oggi.

Sia Caritas India che Caritas Pakistan hanno inviato nelle zone più colpite dal sisma varie squadre di soccorso, che stanno lavorando in coordinamento con i comitati governativi della protezione civile.

Le priorità sono ora costituite dal ritrovamento di eventuali superstiti tra le rovine degli edifici crollati e dalla distribuzione di beni di prima necessità alle popolazioni colpite.

Caritas India, in un comunicato diffuso questo lunedì e relativo al suo dispositivo di emergenza per far fronte alla calamità, ha affermato che le sue aree di intervento principale sono l’assistenza sanitaria ai feriti e la distribuzione a circa 1.500 famiglie di alimenti, coperte ed utensili di base.

Le squadre di Caritas India hanno installato la loro base operativa nel collegio diocesano di San Giuseppe a Baramulha, dove la Chiesa cattolica gestisce anche un ospedale, le cui infrastrutture sono state messe completamente a disposizione per soccorrere le vittime della catastrofe.

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ZENIT Staff

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