Cardinale Sepe: dal sangue di Luigi Sica stanno nascendo tante conversioni

Il porporato si incontra con i genitori del ragazzo napoletano accoltellato un mese fa

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NAPOLI, venerdì, 23 febbraio 2007 (ZENIT.org).- “Il sacrificio di Luigi non è stato inutile: dal suo sangue stanno nascendo tante conversioni. Da un atto così assurdo può nascere il bene per tanti”, ha detto il Cardinale Crescenzio Sepe.

Con queste parole giovedì sera, l’Arcivescovo di Napoli ha abbracciato i genitori di Luigi Sica, il 16enne accoltellato il mese scorso al termine di una banale lite tra coetanei nel quartiere Stella.

La mamma di Luigi è voluta intervenire all’incontro, promosso dal Centro di pastorale giovanile del Vomero “Shekinà”, dove era previsto l’appuntamento del Cardinale Sepe con i giovani della III Zona pastorale.

La signora Sica ha voluto da subito ringraziare di persona il porporato per l’appello lanciato ai giovani a deporre i coltelli, ponendo così fine a questo fenomeno che vede gang di minorenni affrontarsi o prendere di mira gruppi di giovani per impossessarsi di pochi soldi o di un cellulare.

“In tutte le chiese di Napoli – ha scritto il Cardinale Sepe nella ‘Lettera ai giovani’ – ci saranno cestini sotto al crocifisso. Chiedo ai nostri ragazzi un atto di coraggio: ognuno di voi riservatamente venga in chiesa e lasci il suo coltello davanti alla croce”.

“Per il Venerdì Santo le trasformeremo in utensili per lavorare la terra, dalle armi di morte costruiremo strumenti di vita”, spiega il porporato.

La signora ha quindi rivolto un appello ai tanti che gremivano la chiesa di San Gennaro ad Antignano, accanto allo “Shekinà”: “Posate i coltelli. Procurano soltanto morte”.

“Da quando mio figlio è morto – ha detto la mamma di Luigi, accompagnata dal marito – nonostante i miei 4 figli, la nostra casa è vuota. Non riesco a mangiare, a dormire, a vivere. E perché? I coltelli portano solo la morte”.

“Ringrazio il Cardinale – ha detto la donna – per il suo bel messaggio. Ascoltatelo. Lasciate nei cestini le armi della morte”.

Poi, in un clima di grande commozione, l’Arcivescovo ha manifestato la vicinanza della comunità ecclesiale alla famiglia e ha ribadito: “I giovani di Napoli vi sono vicino, vi accompagnano con la preghiera in questo momento di dolore. Gesù vi è vicino e non vi abbandona”.

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ZENIT Staff

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