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Card. Bo: “La fame del mondo è pari a un genocidio di massa”

Al Congresso Eucaristico di Cebu, l’arcivescovo di Yangon tuona contro il traffico di armi e ricorda: “Nessuna religione ha a cuore i poveri quanto il cristianesimo”

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L’Eucaristia soddisfa l’inestinguibile fame spirituale dell’uomo ma si pone anche come baluardo contro le ingiustizie sociali, a partire dall’ineguale distribuzione del cibo. Così si è espresso il cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon, all’apertura del 51° Congresso Eucaristico Internazionale, avvenuta ieri a Cebu, dove il porporato birmano è rappresentante ufficiale del Santo Padre.
Secondo il cardinale Bo, l’Eucaristia ha una potente dimensione sociale e richiede “una lotta contro la povertà e la crudeltà”. L’arcivescovo di Yangon ha paragonato la fame nel mondo a un “genocidio di massa”, mentre l’Eucaristia è fonte di giustizia.
In un mondo che “produce più armi, mentre più di mezzo miliardo di persone non hanno cibo a sufficienza”, l’Eucaristia è “un faro per la dignità umana e per i poveri”, laddove “nessun’altra religione eleva i poveri a questo livello”, ha aggiunto il porporato.
Il Congresso Eucaristico si sta svolgendo nel pieno della campagna elettorale nelle Filippine (il voto è in programma il prossimo maggio). A tal proposito il segretario esecutivo dell’Ufficio Comunicazione del Congresso, monsignor Joseph Tan, ha ricordato che “i politici sono invitati a partecipare” ma solo “come pellegrini”. Il Congresso non è, infatti, una “occasione di propaganda elettorale”.

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ZENIT Staff

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