Canti e flashmob per l'arrivo di Francesco a Manila

L’aereo del Papa è atterrato al Villamor Air Base alle 17.45 ora locale. Ad accoglierlo il card. Tagle, il presidente Aquino e due milioni di giovani in festa

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Centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze che agitavano un fazzoletto bianco al ritmo del canto “Bienvenido Papa Francisco” hanno accolto il Pontefice giunto a Manila. L’areo del Santo Padre è atterrato questa mattina alle 5.45 (ora locale) al Villamor Air Base di Manila, proveniente dall’Aeroporto Internazionale di Colombo. Un tragitto di 4.567 km durato 6 ore e 15 minuti, durante il quale il velivolo ha sorvolato gli spazi aerei di cinque nazioni asiatiche.

All’aeroporto il Papa – alla seconda tappa del suo viaggio in Asia – è stato accolto da un popolo festante. Si parla di circa 2 milioni di persone. Appena sceso dall’aereo un centinaio di bambini ha gridato: “Mabuhay, Pope Francis (Viva, Papa Francesco)!” mentre agitavano le mani per salutarlo.

Un enorme gruppo di giovani ha poi dato vita ad un originale flashmob per dare il benvenuto al Vescovo di Roma, seguito da alcune ragazzine vestite di bianco con dei ventagli dorati che si sono esibite in una danza tipica. Ad attendere l’arrivo del Pontefice, oltre ad alcuni vescovi e alle autorità locali, c’erano il presidente Benigno Aquino III che gli ha baciato la mano e il cardinale arcivescovo di Manila Luis Antonio Tagle, con il Papa ha lasciato l’aeroporto a bordo di una papamobile scoperta.

Lungo il tragitto, nonostante l’ora, ha incontrato numerosi fedeli assiepati da parecchio tempo lungo la strada, venuti a dargli il loro personale saluto con bandierine, striscioni e tamburi. 

L’agenda del Pontefice, da domani fino al 19 gennaio, è densa di impegni e di momenti significativi: dalla cerimonia di benvenuto al Palazzo Presidenziale, all’incontro con le Autorità e con il Corpo Diplomatico nella Rizal Cerimonial Hall. Poi la Santa Messa con il clero filippino nella Cattedrale dell’Immacolata Concezione a Manila, a cui farà seguito un incontro con le famiglie nella Mall of Asia Arena.

Tra i momenti più significativi si segnala, sabato 17 gennaio, l’incontro e il pranzo con alcuni superstiti del tifone Yolanda a Tacloban, nella Residenza dell’Arcivescovo di Palo, e la benedizione del Pope Francis Center for the Poor, gestito dalla comunità “Kkottognae brothers of Jesus”, finanziato dal Pontificio Consiglio “Cor Unum”.

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ZENIT Staff

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