Canti e applausi per la visita del Papa alla Casa delle Missionarie della Carità, a Tumbaco

Francesco saluta le religiose e i circa 70 ospiti della struttura. Poi si trasferisce al Santuario Nazionale Mariano “el Quinche”

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Canti, applausi e flash fotografici hanno accolto l’arrivo di Papa Francesco nella Casa di Riposo gestita dalle Missionarie della Carità a Tumbaco, periferia di Quito. Il Pontefice vi è giunto in auto, dopo aver celebrato la Santa Messa in privato nella Nunziatura.

Al suo arrivo Francesco è accolto all’ingresso della struttra – sopra il quale campeggia una grande scritta “Bienvenido Santo Padre” – dalla Superiora della piccola comunità che, insieme alle altre sorelle, lo salutano cantando e gli donano una collana fatta a mano con gli stessi colori del loro saio, bianco e blu. 

Intanto, intorno all’istituto si è riunito un folto gruppo di fedeli, munito di palloncini fotografici, tablet e macchine fotografiche; alcuni si sono posizionati addirittura sui tetti delle case pur di vedere il Successore di Pietro. Il quale, dopo un saluto generale, viene accompagnato nella Cappella per un momento di preghiera silenziosa. 

Per primo il Papa si ferma davanti al grande crocifisso in legno: lì resta in silenzio, a capo chino, estraniandosi totalmente dal contesto circostante. Poi rivolge lo sguardo ad una statua della Vergine Maria, al cui fianco è posta una foto di Madre Teresa di Calcutta; anche qui il Papa si sofferma in preghiera per alcuni secondi e poi pone un fiore ai piedi della Madonna.

Quindi si sposta nel cortile per incontrare i circa 70 ospiti della Casa gestita dalle Missionarie della Carità. Disposti su due file, quelli in sedia a rotelle avanti, gli anziani accolgono Bergoglio cantando e battendo le mani. Il primo di loro, dopo averlo salutato, regala al Pontefice un cappello a falda larga identico a quello indossato da tutti gli altri ospiti. Il Papa li saluta uno ad uno, mentre uno dei gendermi porta in dono dei rosari. Da fuori i fedeli gridano “Quieremos bendiciòn” e sul pavimento vengono sparsi petali di fiori.

L’ultimo atto della breve visita al centro è il saluto alla Madre superiora, alla presenza del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e del vescovo di Quito. La religiosa fa vedere al Papa una piccola mostra fotografica ospitata dalla Casa, con delle immagini di Madre Teresa o delle suore negli anni di missione a Quito. Segue la foto di gruppo e uno scambio di battute con le suore, le quali regalano a Francesco una confezione di dolci a cui il Papa replica simpaticamente: “Non posso mangiare questo!”.

Bergoglio quindi si congeda dalla Casa di riposo: uscendo saluta alcuni fedeli, benedice dei bambini, scattandosi con alcuni di loro una foto. Poi sale in macchina per trasferirsi al Santuario Nazionale Mariano de la Virgen de “el Quinche”, patrona dell’Ecuador. Il Santuario dista 27 km da Tumbaco: il Pontefice ne percorre 25 nell’auto coperta, gli ultimi 2 in jeep scoperta in modo da poter salutare i fedeli assiepati dai lati delle strade sin dalle prime luci dell’alba.

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ZENIT Staff

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