Cambiamenti geografici e culturali negli Istituti di Vita consacrata

L’Unione dei Superiori Generali discute sfide e prospettive dei religiosi

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di Antonio Gaspari

 

ROMA, giovedì, 28 maggio 2009 (ZENIT.org).- Riuniti al Salesianum di Roma, dal 27 al 29 maggio, i rappresentanti delle diverse famiglie di vita consacrata rappresentati nell’Unione dei Superiori Generali (USG) stanno riflettendo sulle sfide e le opportunità dei rapidi cambiamenti geografici e culturali che caratterizzano il primo decennio del terzo millennio.

Mercoledì 27 maggio, don Pascual Chávez Villanueva, SDB, Presidente dell’Unione dei Superiori Generali, ha aperto i lavori della 73a Assemblea semestrale della USG, spiegando il tema dell’Assemblea, e cioè “Cambiamenti geografici e culturali negli Istituti di Vita Consacrata: sfide e prospettive”.

In un contesto di forte crisi finanziaria ed economica mondiale, che ha messo in evidenza l’errato sistema di valori, su cui si è voluto costruire la società, don Chávez Villanueva ha sottolineato il ruolo della Chiesa che deve sempre più testimoniare Gesù e l’importanza della vita consacrata come “memoria vivente del modo d’essere ed agire di Cristo Gesù obbediente, povero e casto”.

La vita consacrata – ha sottolineato il Presdidnte dell’USG – è “chiamata ad andare alle frontiere geografiche, culturali e sociali e inculturarvi il carisma dei diversi Istituti, affinché la Buona Novella possa raggiungere tutti”.

“La scelta del tema – ha precisato il sacerdote salesiano – ha ragioni congiunturali e sostanziali”.

La congiunturale fa riferimento “ai Sinodi Continentali, ad incominciare da quello dell’Africa”, che si svolgerà ad Ottobre a Roma, e la sostanziale fa riferimento “alla nuova realtà che vede un decentramento della Chiesa e della vita consacrata verso la periferia”.

Secondo don Chávez Villanueva, “non sempre gli Istituti sono consapevoli dei cambiamenti che stanno avvenendo. Ci sono mutamenti demografici nei continenti che hanno delle conseguenze sulla crescita vocazionale; c’è poi la realtà dell’invecchiamento, cui si aggiunge lo scarso flusso vocazionale nei paesi tradizionalmente ricchi di vocazioni”.

Il Rettore maggiore dei Salesiani ha parlato del numero crescente di vocazioni tribali che arrivano alla vita consacrata, i cui candidati possono talvolta trovarsi a dover lavorare in opere degli Istituti che si trovano nelle città, fuori dal loro contesto, senza la dovuta preparazione o inculturazione.

Dopo aver illustrato come si svolgeranno i lavori e presentato i relatori dell’Assemblea, don Chávez Villanueva ha sottolineato le due realtà con le quali si misura oggi la vita consacrata e cioè: “lo spostamento dal centro alla periferia e l’interculturalità che caratterizza sempre più le comunità religiose”.

“Nella diversità dei contesti e nella interculturalità delle comunità – ha aggiunto il Presidente dell’USG – la ‘verità del Vangelo’ è la chiave di interpretazione della vita consacrata”, e “il suo criterio di verifica, l’autentica Regola di vita”.

Per don Chávez Villanueva “l’amore fraterno in comunità non è il risultato della simpatia reciproca, ma è frutto di un cammino di conversione in cui i religiosi e le religiose apprendono ad amare il Signore sopra ogni cosa attraverso i segni visibili della comunione fraterna”.

“Per questo – ha concluso – essi si impegnano a riconoscere il valore delle diversità che emergono nelle relazioni, coltivando insieme le qualità che aiutano a realizzare una sintesi concreta di che cosa sia non solo una evangelizzazione della cultura ma anche un’inculturazione evangelizzatrice e una evangelizzazione inculturata”.

L’Unione dei Superiori Generali (USG) è un organismo di diritto pontificio eretto il 3 gennaio 1955 dalla Sacra Congregazione dei Religiosi come persona giuridica pubblica.

Salvi sempre l’autonomia, l’indole e lo spirito proprio di ciascun Istituto, l’USG si propone di promuovere la vita e la missione dei singoli Istituti al servizio della Chiesa per una più efficace collaborazione tra loro e per un più fruttuoso contatto con la Santa Sede e con la gerarchia ecclesiastica.

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ZENIT Staff

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