Calcio e solidarietà in Germania

Al Borussia Park di Mönchengladbach, la Rappresentativa del Vaticano ha affrontato una squadra di ex calciatori tedeschi in un evento a favore dei bambini bisognosi

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Discreta cornice di pubblico domenica scorsa, 10 agosto, al Borussia Park di Mönchengladbach (Germania). A sgambare sul rettangolo verde non erano però i protagonisti della Bundesliga, bensì la Rappresentativa del Vaticano e il Weisweiler Elf, squadra composta da ex calciatori tedeschi in attività tra gli anni 70’ e 90’ che porta il nome di uno storico allenatore del Borussia Mönchengladbach scomparso nel 2005.

Le diecimila persone presenti sugli spalti si sono divertite assistendo a uno spettacolo “irrituale”, soprattutto hanno potuto contribuire, comprando il biglietto dell’evento, a raccogliere fondi per curare bambini bisognosi. La richiesta di questa partita era nata da Benedetto XVI, ed è stata poi accolta e realizzata da papa Francesco.

Tra i promotori dell’incontro, Rainer Bonhof, vice-Presidente del Borussia Mönchengladbach, già campione del mondo con la Germania nel 1974, e Bruno Sieg, rappresentante di BigShoe, associazione che, grazie alla collaborazione con molte società tedesche, è attiva nell’ambito della solidarietà verso i più piccoli.

Il risultato finale è stato di 8 a 1 per il Weisweiler Elf. La Rappresentativa Vaticana ha tuttavia resistito agli assalti dei più abili avversari per tutto il primo tempo, conclusosi con il risultato di 0 a 0. Nella seconda frazione di gioco, il gol della bandiera per la compagine in maglia gialla e bianca è stato siglato da un giocatore proveniente dalla Guardia Svizzera pontificia.

Mons. Markus Heinze, della Segreteria di Stato vaticana, tra i promotori dell’incontro, ha parlato alla Radio vaticana di “esperienza unica”.Tutto è partito – spiega – alcuni anni fa per un’iniziativa a favore di bambini sofferenti nei Paesi in via di sviluppo con l’Associazione BigShoe, non legata direttamente al Borussia M., ma alla quale collaborano varie società del calcio tedesco. Questo è stato anche lo scopo della partita giocata in Germania, a favore di bambini che hanno bisogno di aiuti sanitari e medicinali”.

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ZENIT Staff

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