Breviario con ciclo biennale di letture patristiche

Un nostro lettore d’Oltreoceano ha posto la seguente domanda a padre Edward McNamara LC, professore di Liturgia e decano di Teologia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma.

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Con uno dei miei compagni di classe stavo discutendo le varie forme della Liturgia delle Ore. Entrambi la recitiamo ogni giorno in spagnolo – il testo approvato dalla Conferenza Episcopale Spagnola – per imparare meglio la lingua. Questo Breviario usa il lezionario per le letture a ciclo biennale. Di recente però ho visto, sia in lingua inglese che spagnola, un lezionario patristico a ciclo biennale. La mia domanda è: un sacerdote o chiunque è tenuto a recitare il breviario, adempie il suo obbligo ecclesiale se inizia a usare il ciclo patristico biennale, dal momento che mi è stato riferito che non è mai stato approvato da alcuna Conferenza episcopale?— J.G., Bethlehem, Pennsylvania (USA)

Non è possibile dare una risposta chiara a questa domanda. Per quanto riguarda le letture alternative, i Principi e norme per la Liturgia delle Ore affermano:

“145.Si ha un duplice ciclo di lettura biblica: uno è inserito nel libro della Liturgia delle Ore e comprende un solo anno; l’altro, facoltativo, è contenuto nel Supplemento ed è biennale, come quello delle letture assegnate al Tempo ordinario nella Messa feriale.

“146.Il ciclo biennale delle letture è disposto in modo che ogni anno vengano assegnati alla Liturgia delle Ore quasi tutti i libri della Sacra Scrittura, come pure i testi più lunghi e più difficili, meno idonei ad esser letti nella Messa. Mentre però il Nuovo Testamento si legge integralmente ogni anno, parte nella Messa, parte nella Liturgia delle Ore, dai libri dell’Antico Testamento sono state scelte solo quelle parti che hanno maggiore importanza per la comprensione della storia della salvezza e per il nutrimento della pietà. […]

“159.Secondo la tradizione della Chiesa Romana, nell’Ufficio delle letture, dopo la lettura biblica, si ha quella dei Padri o degli Scrittori ecclesiastici con il suo responsorio, a meno che non si debba leggere quella agiografica (cf nn. 228-239).

“160. In questa lettura vengono proposti testi tratti dagli scritti dei santi Padri, dei Dottori e di altri Scrittori ecclesiastici appartenenti sia alla Chiesa Orientale che Occidentale, in modo però da dare la preferenza ai santi Padri che godono di una particolare autorità nella Chiesa.

“161.Oltre alle letture assegnate al libro della Liturgia delle Ore per i singoli giorni, si ha pure un Lezionario facoltativo, nel quale è presentata una maggiore abbondanza di letture, in modo da aprire più largamente il tesoro della tradizione della Chiesa a coloro che celebrano l’Ufficio divino. È data facoltà a ognuno di prendere la seconda lettura o dal libro della Liturgia delle Ore o dal Lezionario facoltativo.

“162. Le Conferenze Episcopali possono inoltre preparare anche altri testi rispondenti alle tradizioni e alla mentalità della propria regione da inserire nel Lezionario facoltativo come supplemento. Questi testi vanno ricavati dalle opere di Scrittori cattolici distinti per dottrina e santità di vita.

“163.Lo scopo di tale lettura è principalmente la meditazione della parola di Dio, così come è accolta dalla Chiesa nella sua tradizione. La Chiesa, infatti, ha sempre ritenuto necessario spiegare ai fedeli in maniera autentica la parola di Dio, perché «la linea della interpretazione profetica e apostolica si svolgesse secondo la norma del senso ecclesiastico e cattolico».

“164. Dal contatto assiduo con i documenti presentati dalla tradizione universale della Chiesa, i lettori sono condotti a una più profonda meditazione della Sacra Scrittura e a un soave e vivo amore per essa. Gli scritti dei santi Padri, infatti, sono splendide testimonianze di quella meditazione della parola di Dio, prolungatasi per secoli, con la quale la Sposa del Verbo incarnato, cioè la Chiesa «che ha con sé il consiglio e lo spirito del suo Sposo e Dio» si sforza di giungere giorno per giorno a una più profonda intelligenza delle Sacre Scritture.

“165.La lettura dei Padri inoltre aiuta i cristiani a comprendere meglio il significato dei tempi e delle celebrazioni liturgiche. Apre loro l’accesso alle inestimabili ricchezze spirituali che formano il prezioso patrimonio della Chiesa, e insieme presentano il fondamento della vita spirituale ed un ricchissimo nutrimento della pietà. I predicatori della parola di Dio hanno così tra le mani, ogni giorno, eccellenti esempi di sacra predicazione.

“248. Nell’Ufficio delle letture dev’essere sempre tenuta in onore la lettura corrente della Sacra Scrittura. Vale anche per l’Ufficio il desiderio della Chiesa «che in un determinato numero di anni, si legga al popolo la parte più importante delle Sacre Scritture».

“Tenuti presenti questi principi, nei Tempi di Avvento, Natale, Quaresima e Pasqua non venga omesso il ciclo delle letture della Scrittura, che viene proposto per l’Ufficio delle letture. Durante il Tempo ordinario, invece, si possono scegliere in qualche giorno o per alcuni giorni continui, per giusta causa, le letture fra quelle che sono assegnate ad altri giorni o anche fra altre letture bibliche, per esempio, quando si fanno gli esercizi spirituali o convegni pastorali o preghiere per l’unità della Chiesa, o altre circostanze simili.

“249. Se talvolta la lettura continua viene interrotta per qualche solennità, o festa, o per una celebrazione particolare, si potrà, nella medesima settimana e tenendo presente l’ordinamento di tutta la settimana, o unire le parti che sono state omesse, con altre, oppure stabilire quali brani siano da preferire ad altri.

“250. Nel medesimo Ufficio delle letture, alla seconda lettura assegnata ad un determinato giorno, si può sostituire, per un giusto motivo, un altro brano del medesimo tempo, desunto dal libro della Liturgia delle Ore, o dal Lezionario facoltativo (n. 161). Inoltre nei giorni feriali del Tempo ordinario e, se si ritiene opportuno, anche nel Tempo di Avvento, Natale, Quaresima e Pasqua, si può fare una lettura quasi continua di un’opera di qualche Padre, che risponda allo spirito biblico e liturgico”.

Purtroppo i testi alternativi di cui ai nn. 145, 146 e 161 non sono ancora stati pubblicati ufficialmente. Un elenco di testi biblici alternativi è stato diffuso dalla Congregazione per il Culto Divino, e questo costituisce la base per il secondo ciclo di testi di lettura biblica che si trovano nell’edizione latinoamericana della Liturgia delle Ore.

Per quanto riguarda il volume alternativo di testi patristici, qualche anno fa, l’allora segretario della Congregazione per il Culto Divino ha tenuto una relazione ai vescovi membri, che fu poi pubblicata in parte nella rivista ufficiale Notitiae. In sostanza, ha spiegato che in seguito ad una serie di riorganizzazioni ai vertici sono stati elaborati diversi progetti paralleli, di cui nessuno completo. La Congregazione era comunque riuscita a mettere in piedi un unico progetto e un’unica serie di criteri, ma il lavoro è stato inevitabilmente lento a causa della mancanza di personale. Si può supporre che siano stati compiuti dei progressi, ma che il progetto non sia ancora completato.

Nel frattempo, prendendo forse spunto dalle opzioni menzionate nel n. 250, diversi singoli gruppi, organizzazioni e persino monasteri hanno proposto cicli alternativi di letture patristiche. Anche se questi non sono stati ufficialmente riconosciuti, possono probabilmente essere usati come risorsa, a patto che soddisfino le condizioni di cui ai nn. 160, 163-165 e 250.

In Italia, un ciclo biennale è stato pubblicato nel 1997 sotto il titolo L’ora dell’ascolto. Questo lezionario biblico patristico è stato realizzato dall’Unione Monastica Italiana per la Liturgia. Anche se destinato ufficialmente ai monasteri e ai conventi, è stato anche accettato da molti sacerdoti e laici. Ha senz’altro il vantaggio di avere ricevuto l’approvazione da parte della Santa Sede per l’uso monastico.

[Traduzione dall’inglese a cura di Paul De Maeyer]

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I lettori p
ossono inviare domande all’indirizzo liturgia.zenit@zenit.org. Si chiede gentilmente di menzionare la parola “Liturgia” nel campo dell’oggetto. Il testo dovrebbe includere le iniziali, il nome della città e stato, provincia o nazione. Padre McNamara potrà rispondere solo ad una piccola selezione delle numerosissime domande che ci pervengono.

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Fr. Edward McNamara

Padre Edward McNamara, L.C., è professore di Teologia e direttore spirituale

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