Benvenuto del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli al Papa

ISTANBUL, mercoledì, 29 novembre 2006 (ZENIT.org).- Pubblichiamo la parole di benvenuto pronunciate da Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I a Sua Santità Papa Benedetto XVI dopo la preghiera nella Cattedrale Patriarcale di San Giorgio.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

* * *

Sua Santità, amato Fratello nel Signore,

è con sentimenti di gioia e soddisfazione sincere che le diamo il benvenuto nella sacra e storica città di Istanbul.

E’ una città che ha conosciuto una preziosa eredità per la crescita della Chiesa nel corso dei tempi. E’ qui che Sant’Andrea, il “primo chiamato” degli Apostoli, ha fondato la Chiesa locale di Bisanzio e ha posto San Stachys come suo primo Vescovo. E’ qui che l’Imperatore e “uguale agli Apostoli” San Costantino il Grande ha stabilito la Nuova Roma. E’ qui che i Grandi Concili della Chiesa delle origini si sono riuniti per formulare il Simbolo della Fede. E’ qui che martiri e santi, Vescovi e monaci, teologi e insegnanti, insieme a una “nube di testimoni” hanno confessato ciò che i profeti hanno visto, ciò che gli apostoli hanno insegnato, ciò che la Chiesa ha ricevuto, ciò che gli insegnanti hanno formulato in dottrina, ciò che il mondo ha compreso, quale grazia ha brillato, nella fattispecie… la verità che è stata ricevuta, la fede dei padri. Questa è la fede degli Ortodossi. Questa fede ha stabilito l’universo.

E’ quindi con un ampio abbraccio che le diamo il benvenuto nella beata occasione della sua prima visita alla città, come i nostri predecessori, i Patriarchi Ecumenici Athenagoras e Demetrios, avevano dato il benvenuto ai suoi predecessori, i Papi Paolo VI e Giovanni Paolo II. Questi venerabili uomini della Chiesa hanno percepito l’inestimabile valore e l’urgente bisogno di incontri di questo tipo nel processo di riconciliazione attraverso un dialogo d’amore e di verità.

Come loro successori e come successori ai Troni di Roma e della Nuova Roma, quindi, noi due siamo ugualmente responsabili dei passi – così come lo siamo, ovviamente, per ogni mancanza di passi – sulla via e nella nostra lotta di obbedire al comandamento di nostro Signore, che i Suoi discepoli “siano una cosa sola”.

E’ stato in questo spirito che, con la grazia di Dio, abbiamo visitato più volte Roma e anche due anni fa per accompagnare le reliquie dei Santi Gregorio il Teologo e Giovanni Crisostomo, in precedenza Arcivescovo di questa città, le cui sacre spoglie sono state generosamente restituite a questa Cattedrale Patriarcale dal Papa scomparso. E’ stato sempre in questo spirito che ci siamo recati a Roma solo qualche mese dopo per assistere ai funerali di Papa Giovanni Paolo.

Siamo profondamente grati a Dio per il fatto che Sua Santità abbia oggi compiuto passi simili nello stesso spirito. Ringraziamo Dio nella Dossologia ed esprimiamo riconoscenza anche a Sua Santità in amore fraterno.

Amato Fratello, benvenuto. “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”.

“Benedetto il Nome del Signore ora e sempre”.

[Traduzione dall’originale turco in inglese distribuita dal Patriarcato Ecumenico; traduzione dall’inglese a cura di ZENIT]

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione