Benedetto XVI ricorda Odoardo Focherini, che diede la vita durante il nazismo per salvare gli ebrei

Nel centenario della sua nascita

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 7 giugno 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha ricordato il centenario della nascita di un cattolico italiano assassinato durante il nazismo per aver salvato la vita di numerosi ebrei.

Si tratta di Odoardo Focherini, giornalista, morto nel campo di concentramento di Hersbruck (uno dei 74 sottocampi di Flossenburg) il 24 dicembre 1944, all’età di 37 anni.

E’ “un’indimenticabile figura di sposo cristiano, il cui virtuoso esempio continua a parlare alla Chiesa di oggi”, ha affermato il Papa in un messaggio inviato alla diocesi di Carpi attraverso il suo Segretario di Stato, il Cardinale Tarcisio Bertone.

Il messaggio papale ricorda il centenario della sua nascita (6 giugno 1907).

Il Pontefice “auspica che la significativa ricorrenza contribuisca a richiamare il luminoso messaggio e l’intrepida testimonianza evangelica di un laico così generoso che ad imitazione di Cristo si prodigò incessantemente per la salvezza dei fratelli”.

Focherini era ammministratore del quotidiano “L’Avvenire d’Italia”, era sposato e padre di sette figli. Papa Pio XI gli concesse nel 1937 la croce di Cavaliere di S. Silvestro.

Dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e con l’entrata dell’Italia nel conflitto, Focherini organizzò con altri, presso la curia vescovile di Modena e Carpi e presso la sua casa di Mirandola, un ufficio di contatto con i soldati al fronte o dispersi.

Nel 1942 gli venne affidato l’incarico di mettere al sicuro alcuni ebrei polacchi, giunti in Italia con un treno della Croce Rossa Internazionale e inviati a Bologna dall’Arcivescovo di Genova, il Cardinale Pietro Boetto.

L’attività di Focherini a favore degli ebrei dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, inizio dell’intensificazione delle deportazioni razziali, divenne una rete per l’espatrio verso la Svizzera che salvò la vita a più di 100 persone.

Venne arrestato nel marzo del 1944 dopo che era andato a trovare all’ospedale “Ramazzini” di Carpi un ebreo per organizzarne la fuga. Il 5 luglio 1944 venne trasferito al campo di concentramento di Fossoli (Carpi), da dove poi venne mandato al campo di Gries (Bolzano) e quindi a Flossenburg, nella Baviera Orientale, dove morì.

La causa per la sua beatificazione è iniziata nel 1996. Il processo diocesano si è concluso il 5 giugno 1998, e gli atti sono ora a Roma presso la competente Congregazione. Nel 1969 è stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” dallo Stato d’Israele.

La figura di Odoardo Focherini verrà ricordata il 9 giugno durante una Messa a Carpi alla quale parteciperà, tra gli altri, il Cardinale Francis Arinze, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

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ZENIT Staff

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