Benedetto XVI riceve in udienza l'Arcivescovo di Canterbury

In visita a Roma per un seminario sui rapporti con i musulmani

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 5 maggio 2008 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha ricevuto questo lunedì mattina in udienza Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury.

Il primate della Comunione anglicana si trova a Roma per il settimo seminario islamo-cristiano “Building bridges“, in programma dal 6 all’8 maggio presso il Collegio inglese del lago di Albano (Roma). 

Mercoledì prossimo, l’Arcivescovo Williams presiederà una celebrazione nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva in occasione dell’insediamento del nuovo direttore del Centro Anglicano di Roma, il reverendo David Richardson.

In alcune dichiarazioni alla “Radio Vaticana”, il primate riconosce che i rapporti tra la Chiesa cattolica e la Comunione anglicana attraversano un momento paradossale.

“Dipende dal punto di vista – ha confessato -. Penso che, per quanto riguarda il conflitto all’interno della comunità anglicana, sia un periodo di difficoltà senza precedenti, non lo si può negare”. 

Alcuni temi morali, nella fattispecie il riconoscimento dell’omosessualità, in particolare tra Vescovi e sacerdoti, stanno provocando il pericolo di uno scisma nella Comunione anglicana, che prepara la sua conferenza di tre settimane tra giugno e agosto a Lambeth.

Secondo Williams, i rapporti con Roma sono positivi. “L’altra faccia della medaglia – in parte per il lavoro dei precedenti direttori, specialmente del Vescovo John Flack – è che sono state gettate delle fondamenta di mutua fiducia, in termini di facilità di accesso e di onestà nelle discussioni, e penso che ci troviamo in una fase molto buona delle relazioni”.

Per quanto riguarda la Conferenza di Lambeth, che si celebra ogni dieci anni, il presule spera che “dia una scossa su alcuni aspetti della vita della comunità e slancio nel verificare se le strutture internazionali siano quello di cui abbiamo bisogno”.

Alla Conferenza parteciperanno alcuni osservatori di parte cattolica. 

“So che secondo molte persone ciò che accadrà a Lambeth dovrà dare forma alle nostre future relazioni – ha constatato il primate -. Abbiamo l’obbligo di essere il più chiari possibile su quali siano le nostre speranze per la Comunione. Quindi, la dimensione ecumenica è cruciale, perché si tratta della nostra capacità di parlare onestamente e coerentemente alle altre Chiese”.

Il Pontefice e l’Arcivescovo di Canterbury si erano già incontrati il 24 aprile 2005, nella Messa per l’inizio del pontificato, il 23 novembre 2006 in Vaticano – e in quella occasione hanno firmato una dichiarazione comune – e il 22 ottobre 2007 a Napoli all’incontro interreligioso di preghiera per la pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio

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ZENIT Staff

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