Benedetto XVI ospite dell'Università del Sacro Cuore

Il prossimo 3 maggio il Papa si recherà al Gemelli per celebrare i 50 anni della facoltà di Medicina

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di Salvatore Cernuzio

CITTA DEL VATICANO, mercoledì, 14 marzo 2012 (ZENIT.org) Una bella sorpresa per gli studenti, i docenti ed il personale tecnico-amministrativo della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Giovedì 3 maggio 2012, alle ore 11, Benedetto XVI si recherà alla sede dell’Ateneo, nell’ospedale Gemelli, per celebrare il 50° anniversario della istituzione della Facoltà, dove, secondo quanto riferito dalla Sala Stampa della Santa Sede questa mattina, è previsto anche un discorso.

Si tratta di un nuovo appuntamento con il Papa per l’Università Cattolica: già lanno scorso, il 21 maggio 2011, infatti, il Pontefice aveva ricevuto in Udienza, nell’Aula Paolo VI, i circa 7mila dirigenti, studenti e docenti dell’Ateneo, in occasione dell’anniversario della sua fondazione, avvenuta 90 anni prima, su iniziativa dell’Istituto Giuseppe Toniolo, per intuizione di padre Agostino Gemelli.

Per il Papa sarà, invece, la prima volta che varcherà le porte di una Facoltà del Policlinico Universitario. Altri incontri erano avvenuti, infatti, nell’Ospedale Gemelli: ben quattro, di cui l’ultimo, il 5 gennaio 2011, alla vigilia dell’Epifania, con la visita ai bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell’Ospedale.

In quell’occasione, papa Ratzinger aveva anche benedetto il Centro per la cura della spina bifida, grave malformazione congenita della colonna vertebrale e del midollo spinale, e poi ha consegnato dolci e doni natalizi ai bambini.

Il 9 gennaio 2010, invece, il Papa aveva stupito tutti con una visita fuori programma al cardinal Roger Etchegaray, ricoverato al nono piano dellOspedale in seguito ad una frattura riportata dopo il tentativo di aggressione subito dallo stesso Pontefice la notte di Natale e la successiva operazione chirurgica per l’applicazione di artroprotesi totale dell’anca destra.

Accolto alle 19 da Lorenzo Ornaghi, rettore dell’Università Cattolica, e dal professor Cesare Catananti, direttore del Policlinico A. Gemelli, il Santo Padre, si trattenne circa mezz’ora per un colloquio molto cordiale con il cardinale seduto in poltrona ed uscendo salutò anche alcuni degenti.

Ancora prima, nel pomeriggio del 5 agosto 2005, il Pontefice, lasciò per qualche ora la residenza estiva di Castelgandolfo, per recarsi all’ospedale e far visita al fratello Georg Ratzinger, sottoposto a un intervento cardiologico; mentre il 25 novembre dello stesso anno, ritornò per l’inaugurazione dell”anno accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore .

A tal punto, non possiamo non ricordare che il Policlinico Gemelli fu anche la prima meta toccata da papa Giovanni Paolo II al di fuori dei confini vaticani. Nel pomeriggio del 18 ottobre 1978, appena due giorni dopo la sua elezione al soglio di Pietro, il beato Wojtyla volle far visita ad un vecchio amico che da tempo risiedeva a Roma, il polacco mons. Andrzej Deskur, futuro Cardinale, lì ricoverato, creando un gran scompiglio tutt’intorno.

La memoria collettiva ci ricorda tristemente che Giovanni Paolo II non si presentò al Gemelli solo per visitare i malati ed il personale: proprio lì fu ricoverato ben nove volte durante gli anni del suo Pontificato, per un totale di 153 giorni e 152 notti.

Grazie alla generosità dei dirigenti del Gemelli, fu, infatti, allestito al decimo piano un mini-appartamento che al Beato sarebbe divenuto familiare, tanto che, nel 1996, affacciandosi dalla finestra del suo studio, pronuncerà la famosa battuta: «Il Vaticano Uno sta in piazza San Pietro, il Vaticano Due è a Castelgandolfo, il Vaticano Tre è diventato il Policlinico Gemelli».

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ZENIT Staff

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