Benedetto XVI: lo sport, occasione per diventare "maestri di vita"

Messaggio al Seminario “Sport, educazione, fede”

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 8 novembre 2009 (ZENIT.org).- “Quando sono finalizzate allo sviluppo integrale della persona e gestite da personale qualificato e competente, le iniziative sportive si rivelano occasione proficua in cui sacerdoti, religiosi e laici possono diventare veri e propri educatori e maestri di vita dei giovani”.

Lo ha affermato Papa Benedetto XVI nel Messaggio che ha inviato al Cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, e ai partecipanti al Seminario di studi su “Sport, educazione, fede: per una nuova stagione del movimento sportivo cattolico”, svoltosi a Roma il 6 e il 7 novembre e organizzato dalla Sezione “Chiesa e sport” del dicastero vaticano.

“Lo sport possiede un notevole potenziale educativo soprattutto in ambito giovanile e, per questo, occupa grande rilievo non solo nell’impiego del tempo libero, ma anche nella formazione della persona”, ha sottolineato il Pontefice.

Per questo, ha ricordato, il Concilio Vaticano II lo ha voluto annoverare “tra i mezzi che appartengono al patrimonio comune degli uomini e che sono adatti al perfezionamento morale ed alla formazione umana” (cfr. la Dichiarazione Gravissimum educationis).

Se ciò è vero per l’attività sportiva in generale, ha osservato il Vescovo di Roma, “tanto più lo è per quella svolta negli oratori, nelle scuole e nelle associazioni sportive, con lo scopo di assicurare una formazione umana e cristiana alle nuove generazioni”.

Attraverso le attività sportive, infatti, la comunità ecclesiale “contribuisce alla formazione della gioventù, fornendo un ambito adatto alla sua crescita umana e spirituale”.

In un’epoca di “emergenza educativa”, è dunque “necessario” che la Chiesa “continui a sostenere lo sport per i giovani, valorizzando appieno anche l’attività agonistica nei suoi aspetti positivi, come, ad esempio, nella capacità di stimolare la competitività, il coraggio e la tenacia nel perseguire gli obbiettivi”.

In questo percorso, è ad ogni modo imperativo evitare “ogni tendenza che ne snaturi la natura stessa con il ricorso a pratiche persino dannose per l’organismo, come avviene nel caso del doping”.

“In un’azione formativa coordinata, i dirigenti, i tecnici e gli operatori cattolici devono considerarsi sperimentate guide per gli adolescenti, aiutandoli a sviluppare le proprie potenzialità agonistiche senza trascurare quelle qualità umane e quelle virtù cristiane che rendono la persona completamente matura”, ha sottolineato il Papa.

In questa prospettiva, ha definito “quanto mai utile” che il Seminario della Sezione “Chiesa e sport” del Pontificio Consiglio per i Laici, giunto alla sua terza edizione, concentri la sua attenzione “sulla specifica missione e sulla identità cattolica delle associazioni sportive, delle scuole e degli oratori gestiti dalla Chiesa”.

Per questo motivo, ha auspicato “di cuore” che esso “aiuti a cogliere le molte e preziose opportunità che lo sport può offrire alla pastorale giovanile”.

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ZENIT Staff

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