Benedetto XVI inaugura la riapertura del Portone di Bronzo in Vaticano

Dopo due anni di restauri

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 12 ottobre 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha presenziato questo venerdì mattina all’inaugurazione del Portone di Bronzo, porta d’ingresso del Palazzo Apostolico e della Casa del Papa, a conclusione dei lavori per il suo restauro.

Il Papa è partito in auto dal Cortile San Damaso; passando dall’Arco delle Campane, ha attraversato piazza San Pietro e ha raggiunto il Braccio di Costantino dove, dopo la riapertura ufficiale del Portone, si è rivolto a quanti hanno reso possibile il restauro.

Erano presenti il Personale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, dei Servizi Tecnici e dei Musei Vaticani, una rappresentanza dei Cavalieri del Santo Sepolcro, del Credito Artigiano e delle ditte che hanno operato i lavori di restauro (Picalarga, Tavanti e Minguzzi).

L’evento, ha riconosciuto il Pontefice, è “significativo per la funzione che questo singolare Portone svolge e per i secoli di storia ecclesiale che esso ha visto scorrere”.

Il Portone venne realizzato da Giovanni Battista Soria e Orazio Censore durante il pontificato di Paolo V, che tra il 1617 e il 1619 volle rinnovare completamente l’intera struttura della Porta Palatii, ha ricordato il Papa.

Nel 1663 venne spostato nell’attuale posizione. Usurato dal tempo, si pensò di restaurarlo in occasione del Grande Giubileo del 2000, ma l’operazione è stata possibile solo qualche anno dopo.

“Proprio perché segna l’accesso alla Casa di colui che il Signore ha chiamato a guidare come Padre e Pastore l’intero Popolo di Dio, questo Portone assume un valore simbolico e spirituale”, ha riconosciuto il Papa.

“Lo varcano coloro che vengono per incontrare il Successore di Pietro. Vi transitano pellegrini e visitatori diretti nei vari Uffici del Palazzo Apostolico”, ha spiegato.

Il Pontefice ha ringraziato quanti hanno reso possibile “questa urgente e radicale opera di restauro”, iniziando dai Servizi Tecnici del Governatorato e dai Laboratori di Restauro dei Musei Vaticani, che hanno diretto e realizzato i lavori.

Ha ricordato anche l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro e il Credito Artigiano, che hanno fornito il sostegno finanziario necessario, rinnovando in questo modo “un’espressione di fedeltà al Sommo Pontefice e di attenzione ai beni artistici della Santa Sede”.

Allo stesso modo, ha espresso il suo “grazie più sincero” ai responsabili, alle maestranze ed ai benefattori, che hanno fatto sì che dopo “due anni di paziente e ingegnoso lavoro” il Portone ritornasse al suo antico splendore.

“Esprimo di cuore l’auspicio che quanti entrano per il Portone di Bronzo possano sentirsi sin dal loro ingresso accolti dall’abbraccio del Papa. La Casa del Papa è aperta a tutti”, ha concluso.

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ZENIT Staff

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