Benedetto XVI denuncia il "gravissimo degrado" di Roma

Riceve in udienza i rappresentanti di città, provincia e regione

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 10 gennaio 2008 (ZENIT.org).- “Gravissimo degrado”: così ha definito Benedetto XVI la situazione di alcune zone di Roma rivolgendosi agli amministratori della città, della provincia e della regione Lazio, ricevuti questo giovedì mattina in udienza.

Incontrandoli in occasione del tradizionale scambio di auguri di inizio anno, il Papa li ha esortati a prendere solleciti provvedimenti per risolvere la situazione, aggravata dall’emergenza della povertà, che “aumenta soprattutto nelle grandi periferie urbane, ma comincia ad essere presente anche in altri contesti e situazioni, che sembravano esserne al riparo”. 

Il Pontefice ha ricordato come l'”evento tragico” dell’uccisione di Giovanna Reggiani, avvenuta a Roma due mesi fa, abbia “posto bruscamente la nostra cittadinanza di fronte al problema non solo della sicurezza, ma anche del gravissimo degrado di alcune aree di Roma”. 

“Specialmente qui è necessaria, ben al di là dell’emozione del momento, un’opera costante e concreta, che abbia la duplice e inseparabile finalità di garantire la sicurezza dei cittadini e di assicurare a tutti, in particolare agli immigrati, almeno il minimo indispensabile per una vita onesta e dignitosa”, ha osservato.

“La Chiesa – ha riconosciuto -, attraverso la Caritas e molte altre realtà di volontariato, animate da laici e da religiosi e religiose, si prodiga anche su questa difficile frontiera, sulla quale rimangono evidentemente insostituibili le responsabilità e possibilità di intervento dei pubblici poteri”. 

Benedetto XVI ha aggiunto che la Chiesa “partecipa di tutto cuore” allo sforzo per alleviare la povertà, “collaborando volentieri con le istituzioni civili”, ma ha ammesso che “l’aumento del costo della vita, in particolare i prezzi degli alloggi, le sacche persistenti di mancanza di lavoro, e anche i salari e le pensioni spesso inadeguati rendono davvero difficili le condizioni di vita di tante persone e famiglie”.

Nel suo discorso, il Papa ha concentrato la propria attenzione anche sui malati. 

“Sappiamo bene quanto siano gravi le difficoltà che deve affrontare nell’ambito della sanità la Regione Lazio, ma dobbiamo ugualmente constatare come sia non di rado drammatica la situazione delle strutture sanitarie cattoliche, anche assai prestigiose e di riconosciuta eccellenza nazionale”.

“Non posso pertanto non chiedere che nella distribuzione delle risorse esse non siano penalizzate, non per un interesse della Chiesa, ma per non compromettere un servizio indispensabile alle nostre popolazioni”, ha aggiunto.

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ZENIT Staff

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