Benedetto XVI dà un nuovo impulso al dialogo con le Chiese Riformate

Nel ricevere in udienza i leader dell’Alleanza Mondiale delle Chiese Riformate

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 9 gennaio 2006 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha dato un nuovo impulso al dialogo con l’ Alleanza Mondiale delle Chiese Riformate (WARC, acronimo in inglese) nel ricevere questo sabato per la prima volta in udienza i suoi rappresentanti.

“Prego che il nostro stesso incontro di oggi porterà i frutti di un rinnovato impegno nel lavorare per l’unità di tutti i Cristiani”, ha confessato il Papa nel corso dell’udienza.

La delegazione delle Chiese Riformate era composta da cinque rappresentanti, fra i quali si trovava il reverendo statunitense Clifton Kirkpatrick, Presidente dell’Alleanza Mondiale.

Nel suo discorso in inglese, il Papa ha ricordato i quarant’anni di dialogo ufficiale fra i Cattolici e i figli della Riforma, stabilito all’indomani del Concilio Vaticano II, constatando che esso è servito a dare “un importante contributo all’ardua opera di riflessione teologica e di indagine storica indispensabili per superare le tragiche divisioni che sono sorte fra i Cristiani nel XVI sec.”.

Il Santo Padre ha quindi sottolineato come esso sia riuscito a mettere in luce i diversi punti di convergenza nella concezione della natura della Chiesa.

“E’ un segnale incoraggiante il fatto che l’attuale fase di Dialogo continui ad esplorare la ricchezza e la complementarietà di questi approcci”, ha osservato.

Il Pontefice ha quindi ricordato che “non esiste un vero ecumenismo senza interiore conversione”, convinzione questa da lui espressa già il 20 aprile del 2005, nell’omelia pronunciata durante la sua prima Messa da Vescovo di Roma.

In particolare, per compiere progressi nella comprensione reciproca fra Cattolici e Riformati, il Papa ha proposto di promuovere iniziative di “purificazione della memoria”, già intraprese da alcune Chiese Riformate e incentivate da Giovanni Paolo II in particolar modo durante il Grande Giubileo dell’Anno 2000.

“Gesti di questo tipo sono elementi basilari per una più profonda comprensione che deve essere alimentata con verità e amore”, ha sottolineato.

Da parte sua il reverendo Kirkpatrick ha espresso la soddisfazione dell’Alleanza Mondiale per aver portato a termine le tre fasi del Dialogo con la Chiesa Cattolica, ed ha assicurato di voler avanzare lungo il cammino della “fede e testimonianza comuni”.

“C’è ancora molto da fare per superare le condanne che ci siamo reciprocamente rivolti in passato, per rispettarci realmente gli uni con gli altri come parti dell’unico corpo di Gesù Cristo, per servire Dio insieme senza preoccuparci delle inibizioni nelle nostre nazioni, e per riunirci alla tavola di nostro Signore”, ha affermato Kirkpatrick.

“Nostro desiderio è quello di cooperare con voi in questo importante ministero dell’unità dei Cristiani”, ha assicurato.

Oltre ad incontrarsi con il Papa, la delegazione delle Chiese Riformate si è riunita con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e con il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

L’Alleanza Mondiale delle Chiese Riformate riunisce più di 75 milioni di cristiani, appartenenti a 218 chiese presenti in 107 Paesi.

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ZENIT Staff

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