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Beati coloro che sanno ascoltare

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mt 13, 10-17

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Lettura
Mentre riporta le parabole narrate da Gesù, l’evangelista coglie l’occasione per suggerire una catechesi a coloro che, seguendo il Cristo, desiderano convertirsi. La spiegazione rivolta ai fedeli insiste sulla necessità delle disposizioni interiori affinché la Parola ascoltata sia compresa e porti frutto, come i chicchi seminati nel campo. Le disposizioni più importanti sono l’apertura ad accogliere i valori del Regno di Dio, la libertà interiore, la perseveranza, affinché si possa conoscere, amare e servire ed essere così guariti. Per Matteo, la fede è fiducia nella Persona di Gesù, è la vera conoscenza che salva.
Meditazione
Il destino di tutti i profeti, come quello del Cristo, è fatto anche di insuccessi. Gesù sceglie di proclamare il Regno usando il linguaggio delle parabole, perché il popolo eletto non ha voluto “vedere e ascoltare” quanto gli è stato annunciato e proposto attraverso i segni e la parola. I discepoli, coloro che seguono il Maestro con libertà di cuore, sono i chiamati a poter conoscere in pienezza “i misteri del regno di Dio”, perché si rendono disponibili all’ascolto e si mettono nella prospettiva di chi vuole convertirsi. Il discepolo, proprio perché segue Gesù, può giungere a una conoscenza sempre più profonda dello svelarsi del Padre attraverso il Figlio; la folla e i capi del popolo, al contrario, hanno chiuso gli occhi e il cuore all’ascolto, e perciò si sono resi impermeabili all’azione della Parola: sono incapaci di conversione. Il risultato è un rifiuto sempre più ostile, e della Persona del Messia, e del suo annuncio. Nella seconda parte della risposta di Gesù alla domanda dei suoi discepoli, ci viene indicata la vera e propria motivazione del suo parlare in parabole. Esso mette in evidenza l’atteggiamento della folla che, pur vedendo e ascoltando, non comprende, perché rifiuta il confronto con la Parola. L’evangelista, in modo sottile, invita i discepoli del Cristo a non lasciarsi scandalizzare dall’atteggiamento della folla, perché lo scandalo del rifiuto del Messia è compreso nel progetto di Dio, affinché l’annuncio del Regno possa essere dato a tutti. L’incomprensione della folla porta a compimento la parola di Dio. I discepoli, che non hanno indurito il proprio cuore, sono proclamati beati da Gesù perché con la loro disponibilità si rendono capaci di conoscere il piano di Dio.
Preghiera
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia. Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo. Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto; giustizia camminerà davanti a lui: i suoi passi tracceranno il cammino (dal Salmo 84).
Agire
Farò un’opera di misericordia così come mi suggerisce il cuore.
*

Meditazione a cura di don Donatello Camilli, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it.
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ZENIT Staff

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