Pope Francis and patriarch Bartolomeo

PHOTO.VA - OSSERVATORIO ROMANO

Bartolomeo: "Abbiamo maltrattato l’ambiente. Le conseguenze sono dolorose"

Il 6 agosto il patriarca ha ricevuto il premio Steward of Creation dalla National Religious Coalition on Creation Care, organizzazione attiva negli Usa per la difesa dell’ambiente

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Davanti alle emergenze derivanti dai cambiamenti climatici ci sono poche teorie e una sola verità: “Abbiamo maltrattato l’ambiente e le sue risorse”. Nient’altro più. Le conseguenze sono “chiare e dolorose”, quanto, nostro malgrado, evidenti “nell’aria che respiriamo”, come pure “nell’acqua che beviamo, nel cibo che consumiamo, nei problemi emotivi e fisici che affrontiamo per la nostra salute”, ma anche “nelle nostre relazioni a livello locale, regionale, nazionale”. 

È una denuncia globale quella che stila il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, contro i danni dell’umanità verso la ‘nostra casa comune’. Proprio il patriarca – uno degli ispiratori della Enciclica Laudato Si’ di Papa Bergoglio – è stato insignito lo scorso 6 agosto, festa della Trasfigurazione del Signore, del premio Steward of Creation da parte dei rappresentanti della National Religious Coalition on Creation Care, organizzazione interreligiosa attiva negli Stati Uniti per la difesa dell’ambiente.

La cerimonia si è svolta nel monastero della Trasfigurazione nell’isola turca di Prinkipos. Dopo la divina liturgia, Bartolomeo ha pronunciato un discorso nel quale ha puntato l’occhio sul problema degli effetti dei cambiamenti climatici sul creato. Prima, però, soffermandosi sul Vangelo di Matteo, capitolo 17, ha ricordato che il 6 agosto con la Trasfigurazione si celebra “la presenza bellissima e copiosa delle energie di Dio, che risplendono su tutta la creazione”.

“Il Vangelo cristiano sottolinea la stessa gioia e lo stesso splendore che permeano il creato”, ha detto il successore dell’apostolo Andrea. E “la salvezza e la guarigione non sono soltanto imprese spirituali; sono anche eventi materiali. Ogni parte e ogni particella del mondo è elevata e avvolta, sollevata e illuminata dal potere e dalla presenza di Dio”.  

Questa visione della creazione è la chiave per comprendere l’interesse della Chiesa ortodossa e il personale coinvolgimento patriarcale nel promuovere “la consapevolezza relativa alla cura del creato”. Consapevolezza “cominciata molti anni fa”, ha rammentato Bartolomeo, e che “continua ancora oggi con l’organizzazione di summit ecologici regolari a livello internazionale e lo stabilimento di alleanze fondamentali” con istituzioni come gli Stati Uniti e con personalità importanti, tra le quali Papa Francesco.

Lo stesso Pontefice diceva infatti nella Lettera di ieri, con cui veniva indetta la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, di condividere “con l’amato fratello il Patriarca Ecumenico Bartolomeo le preoccupazioni per il futuro del creato”. E il patriarca, parlando ad una sola voce, ha rimarcato: “In tutto ciò che facciamo e diciamo cerchiamo un approccio interreligioso e interdisciplinare, proprio perché siamo convinti di potere ottenere il cambiamento se lavoriamo insieme, mossi dall’ispirazione di Dio che ha creato questo universo e il nostro pianeta di amore, e motivati dalla conservazione e protezione del nostro mondo per il bene delle future generazioni”.

“Naturalmente, questo mondo non è solo un dono di Dio; è una sfida per l’umanità”, ha sottolineato. Ecco perché la Chiesa di Costantinopoli ha deciso di partecipare di persona alla conferenza Cop21 a Parigi quest’anno, accettando anche l’invito del presidente François Hollande a partecipare attivamente alle varie riunioni preparatorie. A tal proposito, il leader ortodosso ha rimarcato il suo plauso per il piano per l’energia pulita presentato nei giorni scorsi dal presidente degli Usa, Barack Obama, definito “un passo significativo nella giusta direzione per gli Stati Uniti d’America, già approvato dall’Onu”.

Poi ha concluso con un auspicio: “Che Dio possa continuare a rafforzare gli sforzi della National Religious Coalition on Creation Care; possa Dio rendervi sempre forti nei vostri ministeri, nel mondo religioso come in quello secolare; e possiate godere dei doni che Dio ha profuso e affidato alla sua creazione”.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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