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Bangladesh: l'Islam resta religione di Stato

L’Alta Corte ha respinto la petizione che chiedeva di abolire questo articolo della Costituzione. Alcuni gruppi islamisti avevano minacciato la lotta armata se avesse deciso il contrario

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Respinta in Bangladesh la petizione che chiedeva l’abolizione dell’Islam come religione di Stato. L’Alta Corte del Paese asiatico ha addotto un problema di procedura, giacché coloro che hanno presentato la richiesta (un gruppo di intellettuali) non hanno la possibilità costituzionale di farlo.
Uno dei promotori della richiesta, il blogger e attivista per i diritti umani, Arifur Rahman, ha spiegato che alla luce di queste motivazioni “in futuro una petizione correttamente presentata, sarà ascoltata in Tribunale e dalla Costituzione del Bangladesh potrà venir tolto questo ‘fardello teocratico’”.
 
In Bangladesh, dove il 90% della popolazione è musulmano, l’8% è composta da cristiani e il 2% da altre fedi, l’Islam è religione di Stato da 28 anni. Maggioranza musulmana che ha accolto con favore la decisione dei giudici. Nei giorni scorsi alcuni gruppi radicali, tra tutti Hefajat-e-Islam, avevano minacciato la lotta armata qualora fosse stata accolta la richiesta di modificare la Costituzione. Ora Fazlul Karim Kashemy, leader di Hefajat-e-Islam, ha ringraziato la Corte ”in nome della nazione” per aver respinto la petizione.
 

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ZENIT Staff

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