"Avere fiducia è avere fede in e con"

Nel suo messaggio ai giovani pellegrini, Herman van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, concentra l’attenzione sul significato della fede che è “relazione” e “adesione a un mistero”

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Parlare di fede significa parlare di fiducia. Lo ha spiegato il Presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy, nel suo messaggio ai giovani pellegrini della Comunità di Taizé. Qui di seguito il testo integrale:

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Il tema centrale del vostro incontro di quest’anno è quello della fede e della fiducia. La fede è per me l’adesione ad un mistero. L’adesione, e non necessariamente la convinzione, che invece implica una “razionalizzazione”, un approccio di ordine intellettuale più che spirituale: un approccio del credere “a” o del credere “in”.

La convinzione sta dunque in parole, concetti, rappresentazioni. Mentre, come diceva san Paolo nella Lettera agli Ebrei: “La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede.” (11,1) In realtà, è quando perdiamo le convinzioni che inizia la nostra fede.

Una fede che ci lega, che ci collega all’Altro e agli altri; al “fratello straniero” irriducibilmente diverso da noi in quanto altro ed irriducibilmente simile a noi in quanto uomo.

Fede che è relazione. Perché è questa relazione che ci fa scoprire il “di più” che c’è nell’altro e che ci chiama anche a scoprirlo o ri-scoprirlo in noi stessi. Ecco perché “l’altro ed io” non possiamo essere ridotti ad una semplice somma di personalità.

Ecco perché “l’altro ed io” non sarà mai “uno più uno”, ma la nostra somma sarà sempre superiore a due: il “di più” della relazione stabilisce fra “l’altro” e “me” un legame vero, un legame basato su “qualcos’altro” che non è semplicemente chimico o materiale.

Fiducia non è una parola o un concetto bensì un’attitudine nella vita e di fronte alla vita. La fiducia, dice frère Alois, “contiene una chiamata: accogliere in grande semplicità l’amore che Dio ha per ciascuno, vivere di questo amore e prendere il rischio che questo implica”.

Avere fiducia è avere fede in e con. In latino, la parola è identica. È dire si: alla vita, all’amore, all’altro che viene. Fede e fiducia. Per andare più lontano. Per superare noi stessi e così aiutare la nostra umanità a superarsi, e ad accostarsi al Mistero della vita e, per il cristiano, accostarsi al Padre.

Vi auguro un incontro fruttuoso in questa splendida città di Roma, propizia alla riflessione, alla meditazione e al raccoglimento.

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ZENIT Staff

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