Aumenta il controllo sui pakistani che vogliono partecipare alla GMG

Il Governo spagnolo cauto per esperienze precedenti

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di Nieves San Martín

MADRID, lunedì, 16 maggio 2011 (ZENIT.org).- Centinaia di giovani del Pakistan che vorrebbero assistere alla Giornata mondiale della Gioventù (GMG) sono rimasti delusi da una decisione del Governo spagnolo, che “ha sospeso”, secondo quanto ha reso noto l’agenzia cattolica UCANews, la concessione di visti ai pellegrini pakistani.

La sospensione non implica la mancata concessione, ma l’esame minuzioso di ogni richiesta da parte delle autorità spagnole, come hanno confermato a ZENIT fonti dell’organizzazione della GMG.

UCANews afferma che la misura è stata imposta dalle autorità spagnole all’organizzazione della Giornata per “evitare problemi di immigrazione illegale”.

Fonti dell’organizzazione a Madrid hanno confermato a ZENIT che il Governo spagnolo è estremamente attento al momento di concedere visti a persone che provengono da alcuni Paesi che in passato hanno abusato di eventi internazionali, e concretamente della Giornata Mondiale della Gioventù di edizioni precedenti, per restare in modo illegale nel Paese in cui si svolgevano.

Le stesse fonti affermano che il Governo usa molta cautela per i visti di tutti i pakistani che vogliono recarsi in Spagna, non solo di quelli che desiderano assistere alla GMG di Madrid 2011, e sottolineano che il Governo ha concesso il visto gratuito a tutti i giovani di Paesi che non appartengono all’area Schengen per facilitare il loro viaggio nella capitale spagnola.

Il caso del Pakistan è unico. Vista l’attuale situazione di sicurezza internazionale in relazione al Paese, tutti gli Stati occidentali hanno aumentato le misure di sicurezza in relazione ai viaggiatori che vi provengono.

“Molte persone di quel Paese hanno cercato di restare in Europa dopo le passate edizioni della GMG come immigrati illegali; questo è il motivo per il quale il Governo spagnolo ha sospeso la concessione di visti”, hanno detto fonti dell’organizzazione della GMG in Pakistan a UCA News, aggiungendo che “gli organizzatori stanno decidendo se restituire il denaro ai pakistani che si erano iscritti alla Giornata e non hanno ottenuto il visto”.

La Chiesa cattolica in Pakistan sta attualmente negoziando con l’ambasciata spagnola perché conceda visti a fedeli “sicuri”.

Il vicario generale dell’Arcidiocesi di Karachi ha detto di considerare alcune chiese responsabili, per il loro comportamento, della restrizione dei visti a tutti i cattolici pakistani che vogliono andare a Madrid.

“Molti di coloro che si sono iscritti, più di trenta, non sono nemmeno leader ecclesiali e hanno iscritto intere famiglie”, ha riferito.

Pervez Roderick, segretario della Commissione Cattolica della Gioventù, ha detto che la situazione politica, con mancanza di opportunità lavorative e salari molto bassi, è il motivo per il quale molti giovani vogliono lasciare il Paese.

“Ad ogni modo, la Chiesa cattolica è un partner affidabile al momento di inviare delegazioni pakistane a eventi internazionali. La maggior parte dei pellegrini da noi raccomandati è tornata”, ha sottolineato.

La Commissione ha confermato la partecipazione di dodici cattolici di sei Diocesi.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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