Atti vandalici nel cimitero cattolico di Chanià sull'isola di Creta

Il Vescovo Francesco Papamanolis: “Rispettate la memoria dei morti”

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

SYROS, venerdì, 19 ottobre 2007 (ZENIT.org).- Nella notte tra il 3 e il 7 ottobre scorso, alcuni sconosciuti sono entrati nel cimitero cattolico di Chanià,  sull’isola di Creta (Grecia), ed “hanno danneggiato in maniera oltraggiosa le tombe dei morti”, ha denunciato monsignor Fragkiskos Papamanolis, OFM Cap., Vescovo di Syros, Milos e Santorini.

In una nota inviata a ZENIT, il presule ha spiegato che per la terza volta (la volta precedente è stata nel marzo del 2005) il cimitero cattolico di Chanià “è stato al centro del mirino di uomini sacrileghi”.

“Chi era sul posto, la domenica mattina del 7 ottobre, si è trovato davanti ad uno scenario indescrivibile: tombe scoperchiate, croci rotte, i marmi delle tombe rivoltati, le iscrizioni tombali spezzate. Il cimitero cattolico presentava l’immagine di un luogo bombardato”, ha detto.

“Nel settore militare francese del cimitero, dove riposano i soldati francesi caduti nei combattimenti per la liberazione di Creta (1896–1913), la distruzione, senza alcuna esagerazione, è totale”, ha affermato.

“Neppure una croce è rimasta in piedi – ha denunciato –. E’ stata danneggiata anche una tomba monumentale che si trova all’interno dello stesso settore”.

“In passato i danneggiamenti sono stati attribuiti a degli ignoti drogati. A quanto pare, però, andrebbero attribuiti a persone che vorrebbero allontanare o far scomparire il Cimitero Cattolico da Chanià. A tutti questi diciamo: ‘Rispettate la memoria dei morti’”, ha continuato.

Il Vescovo, che è anche Amministratore Apostolico di Creta e Presidente della Conferenza Episcopale della Grecia, ha quindi rivolto un accorato appello al Governo greco affinché si faccia garante del rispetto della legge.

“Quando di recente è accaduto qualcosa di simile al cimitero ortodosso di Constantinopoli il nostro Governo lo ha trasformato in un problema nazionale. Ed ha fatto bene”, ha ricordato.

“Peró, quando le due volte precedenti il nostro Cimitero a Chanià è stato danneggiato da sacrileghi e vandali invasori tutte le Autorità sono rimaste inerti, hanno coperto con il silenzio il problema e non hanno fatto niente per riparare l’oltraggio alla memoria dei morti, e nemmeno ci hanno aiutato per la reintegrazione dei danni”, ha esclamato.

“Le ossa dei cristiani cattolici non si meritano forse il rispetto come le ossa dei nostri fratelli ortodossi?”, si è chiesto mons. Papamanolis.

“Chiediamo ai Ministeri della Giustizia e dell’Ordine Pubblico di proteggerci perché le ingiustizie che subiamo, come Chiesa Cattolica, specialmente a Creta, si accumulano e si moltiplicano. Per quanto tempo ancora?”, si domanda infine.

Su un totale di 11.000.000 di abitanti, la Grecia conta solo 50.000 cattolici greci (lo 0.5% della popolazione). Tuttavia, negli ultimi 15 anni, si è andato aggiungendo un alto numero di cattolici stranieri – Polacchi, Filippini, Irakeni etc. – stabilitisi in terra ellenica soprattutto per ragioni di lavoro, tanto che la comunità cattolica è salita fino a circa 350.000 unità.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione