Grand Bassam

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Attentato Costa d'Avorio. Il Papa condanna violenza e odio in tutte le sue forme

L’assalto avvenuto ieri sulla spiaggia della località turistica Grand-Bassam. Rivendicato dal movimento jihadista dell’Africa Occidentale Al Murabitun

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A poche ore dal truce attentato nel centro di Ankara, un’altra strage è avvenuta in Costa d’Avorio, sulla spiaggia della località turistica Grand-Bassam, a circa 40 km dalla capitale Abidjan. Accertati finora 16 morti, di cui 14 civili e 2 soldati.
Proprio alle vittime si rivolge il pensiero del Papa che – in un telegramma a firma del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, indirizzato al vescovo Raymond Ahoua – offre le sue “vive condoglianze” alle famiglie in lutto e assicura ai feriti la sua vicinanza spirituale, affidando “le vittime alla misericordia di Dio perché possa accoglierle nella sua pace e luce”.
“Esprimendo la sua tristezza al popolo della Costa d’Avorio così provato – si legge poi nel testo – il Santo Padre condanna ancora una volta la violenza e l’odio in tutte le sue forme”. E “in segno di consolazione” invoca “l’abbondanza di divine benedizioni” sul paese e su tutte le famiglie colpite dalla tragedia.
L’assalto è stato compiuto ieri da alcuni terroristi col volto coperto che, arrivati via mare su una barca – come riferiscono testimoni oculari – hanno attaccato tre hotel armati di kalashnikov e granate. Sei di questi sono stati uccisi dalle forze dell’ordine, come affermato dal presidente ivoriano Alassane Ouattara.
Secondo fonti di sicurezza, rilanciate da Afrikatv, l’attentato è stato rivendicato dal movimento jihadista dell’Africa Occidentale Al Murabitun, lo stesso che aveva rivendicato l’attacco in Mali di pochi mesi fa.
 

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ZENIT Staff

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