Assisi non si arrende alla "dittatura del pensiero unisex"

Il Consiglio comunale della città umbra approva una mozione che istituisce la Festa della Famiglia Naturale

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Anche il piccolo comune della città di San Francesco si mobilita per difendere la famiglia. È stata infatti approvata con il voto unanime dell’intera maggioranza, nel consiglio comunale di giovedì 28 agosto, la mozione “a tutela della famiglia naturale: padre è maschio e madre è femmina” presentata dal capogruppo di Uniti per Assisi Luigi Marini.

Soddisfatto il consigliere Marini, che ha commentato il risultato diffondendo alla stampa l’intervento letto in sede consiliare. “Il 25 giugno 2014 – ha esordito Marini – il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione sulla protezione della famiglia e dei suoi membri, nonostante i quattordici voti contrari dei rappresentanti di alcuni Paesi che si sono opposti perché in essa è stata usata la dizione ‘Famiglia’ al singolare e non quella di ‘famiglie’ al plurale”.

Marini afferma che “sconcerta” che tra i 14 voti contrari ci sia anche quello dell’Italia, poiché in questo modo si contraddice l’art. 29 della Costituzione, il quale riconosce un’unica forma di Famiglia, ovvero quella “naturale fondata sul matrimonio”, fra uomo e donna, come peraltro più volte ribadito dalla Corte Costituzionale.

Un segnale preoccupante – secondo Marini – se unito alla possibilità che il Senato approvi il ddl Scalfarotto, che introdurrebbe in Italia “il reato di omofobia e questo principalmente comporterà una pesantissima limitazione della libertà di pensiero e dunque della democrazia”. Il parere del consigliere è che con una simile legge “saranno considerati colpevoli di reato di omofobia tutti coloro che si battono per il riconoscimento, la tutela e la valorizzazione della Famiglia Naturale fondata sull’unione tra un uomo ed una donna (tipo l’associazione Manif pour Tous), e verranno trattati alla stessa stregua dei razzisti e degli antisemiti, comprese le severissime sanzioni penali”.

Di qui la scelta di presentare la mozione al Comune di Assisi, la quale istituisce “una Festa della Famiglia Naturale, che ha anche il compito di organizzare nelle scuole corsi per spiegare “che cosa sia una Famiglia ‘tradizionale formata da uomo e donna’”. Tale Festa deve inoltre incoraggiare “a resistere quanti ancora non si sono arresi alla dittatura del pensiero unisex, che mentre abolisce le naturali differenze di genere, ne inventa a tavolino uno nuovo, quello gay appunto, e ne reclama l’immediato riconoscimento e attribuzione di diritti”. Marini infine afferma: “La nostra speranza è che in Italia ma specialmente in Assisi non andrà così, anche in forza del fatto che la Famiglia naturale è largamente citata e tutelata dallo Statuto Comunale”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione