The Porziuncola

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Assisi. L'Infermeria della Porziuncola celebra la festa di Maria Regina

Questo luogo è stato visitato da Papa Francesco, lo scorso 4 agosto, e da Madre Teresa, 30 anni fa, nel totale nascondimento

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Oggi, 22 agosto, otto giorni dopo la solennità dell’Assunzione, tutta la Chiesa celebra la memoria liturgica della Beata Vergine Maria Regina. Una ricorrenza che da alcuni anni è vissuta con particolare solennità e celebrata come festa nella Infermeria provinciale della Porziuncola ad Assisi, da quando nel 2012 fu scelta come patrona principale dell’Infermeria.
La festa si esprime, come ogni anno, con la semplicità che caratterizza gli ambienti, gli ospiti ed il personale dell’Infermeria, ovvero la celebrazione eucaristica, presieduta questa mattina  dal vicario del Convento Porziuncola, p. Maurizio Verde, ed un pranzo che normalmente vede ospiti alcuni altri frati che condividono un momento con i fratelli infermi.
Così come nella semplicità si era svolta la visita di Papa Francesco, lo scorso 4 agosto, e quella molto meno nota, ma non per questo meno cara ai frati, della beata Madre Teresa di Calcutta, che verrà canonizzata dallo stesso Papa Francesco il prossimo 4 settembre. La visita di Madre Teresa all’Infermeria avvenne in una data speciale, il 27 ottobre 1986, davvero nel nascondimento, quando i riflettori dei media e le telecamere erano puntate sulla piazza antistante la Basilica di Santa Maria degli Angeli e sulla Porziuncola, dove San Giovanni Paolo II segnò la storia con lo storico incontro con i responsabili delle religioni di tutto il mondo. Evento di cui proprio quest’anno ricorre il 30° anniversario.
Altrettanto “semplice” è il modo con cui si manifesta la regalità di Maria, come ha evidenziato nella sua omelia di oggi padre Maurizio . “Un modo che ricalca quello scelto dal Figlio di Dio che, abbassandosi, nasconde la divinità nell’umanità, fino a confonderla con il niente, che è conseguenza del nostro peccato”. Un abbassamento, un’umiliazione che trova la sua massima espressione sulla croce. “Lì – ha detto il vicario – è il punto più alto della rivelazione del Cristo Re. E lì, sebbene umiltà e dono di sé sono presenti in Maria fin dall’annunciazione, è la manifestazione della regalità della Madre che stava sotto la croce, che anche in quei tre giorni di silenzio raccoglieva i suoi figli in attesa dell’annuncio di Pasqua”.
“Maria, l’Odighítria – ha detto padre Verde – non smette di indicarci il Figlio e, con quanto il Figlio ha già realizzato in Lei, indica la meta proposta a ciascuno di noi, giovane o anziano, sano o malato, dove tutti i battezzati sono chiamati a ricevere la stessa corona di gloria che Maria ha ricevuto, accogliendo con umiltà – nella propria vita – il Dio della Vita”.
 

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ZENIT Staff

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