Assassinato un sacerdote in Messico

Alcuni sconosciuti lo hanno aggredito per rubargli il furgoncino

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CITTA’ DEL MESSICO, venerdì, 19 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Il sacerdote José Luis Parra Puerto, della chiesa dell’Assunzione, accanto alla Cattedrale Metropolitana di Città del Messico, è stato assassinato dopo essere stato derubato la sera di mercoledì scorso del furgoncino su cui viaggiava verso una delle colonie dell’ovest del Distretto Federale.

Padre José Luis Parra e un suo accompagnatore sono stati costretti da alcuni sconosciuti a uscire da un negozio aperto 24 ore su 24 nella colonia Vasco de Quiroga, e il sacerdote è stato ferito alla testa.

Gli uomini hanno portato via il furgoncino con il sacerdote ferito, mentre l’accompagnatore è stato fatto scendere all’avenida 508, dove ha chiesto aiuto alle forze di sicurezza.

Padre José Luis è stato assalito e assassinato mentre stava per lasciare a casa sua Ulises Amado Amílcar, di 21 anni, impiegato della Cattedrale Metropolitana.

Secondo le dichiarazioni di Amado Amílcar, il sacerdote lo stava lasciando a casa verso le 23.30 di mercoledì, quando i delinquenti lo hanno intercettato per rubargli il furgoncino. Il sacerdote ha opposto resistenza ed è stato colpito dai malviventi. Il cadavere di padre Parra Puerto è stato rinvenuto all’interno del furgoncino a Netzahualcóyotl.

Il sacerdote apparteneva all’Arcidiocesi di Città del Messico ed era vicario della parrocchia dell’Assunzione. Era anche cappellano dei Cavalieri di Colombo nel Distretto Federale. Era nato nel 1960 ed era stato ordinato sacerdote nel 1986.

Il portavoce dell’Arcidiocesi Primaziale di Città del Messico, padre Hugo Valdemar Romero, ha chiesto alla Procura Generale di Giustizia del Distretto Federale (PGJDF) di arrestare i “veri responsabili” dell’omicidio di padre José Luis.

Padre Valdemar Romero ha definito il crimine un fatto “assolutamente condannabile e sacrilego”, e ha avvertito che c’è “grande costernazione nell’Arcidiocesi per la notizia”.

Il portavoce dell’Arcidiocesi ha ricordato padre José Luis come un “sacerdote esemplare e molto amato”, e ha considerato che in sua memoria deve svolgersi “un’indagine rigorosa” che conduca all’“arresto dei veri delinquenti”.

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ZENIT Staff

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