Arrivata a San Pietroburgo l'arca che ha ospitato il corpo di Sant'Antonio

Il Santo vi riposò per 20 mesi in occasione del restauro della Cappella dell’Arca

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Il 1° giugno 2013 è arrivata in Russia, presso la Chiesa di sant’Antonio Taumaturgo di San Pietroburgo,1 l’Arca che ospitò i resti mortali di sant’Antonio in occasione del restauro della Cappella dell’Arca.

Si tratta dell’arca realizzata nel 2008 sul disegno dell’arca trecentesca secondo l’affresco di Giusto de’ Menabuoi nella Cappella del beato Luca, donata alla Veneranda Arca di S. Antonio dalla ditta Margraf di Chiampo e dall’Impresa Ometto Costruzioni di Padova. Sant’Antonio vi riposò per 20 mesi (dal 12.4.2008 sino al 14.2.2010), il tempo che fu necessario ad ultimare i lavori di risanamento della Cappella dell’Arca, di ripulitura e restauro degli altorilievi cinquecenteschi che la ornano.

Il 12 aprile 2008 il Corpo del Santo fu accolto nella nuova Arca in occasione della straordinaria traslazionedalla Cappella in cui il Santo riposava da sette secoli, alla Cappella di san Giacomo, nel braccio destro del transetto della Basilica. Ciò avvenne alla presenza dei Frati della Basilica e delle Autorità Civili, Militari ed Ecclesiastiche.

Il Corpo del Santo ritornò poi il 20 febbraio 2010, al termine dei lavori di restauro e dopo la memorabile Ostensione, nella cappella dell’Arca restaurata.

L’Arca provvisoria utilizzata durante il restauro ora diventerà l’altare della chiesadi S. Antonio Taumaturgo in San Pietroburgo,officiata dal Frati Minori Conventuali accanto alla casa di formazione dei giovani frati dopo il noviziato.

Dopo la caduta dell’URSS, i frati francescani conventuali polacchi hanno aperto le prime case dell’Ordine in Russia. Il Capitolo Generale del 2001 ha elevato la Missione russa a Custodia, intitolandola a san Francesco d’Assisi. Conta attualmente sei presenze e dipende direttamente dal Ministro Generale dell’Ordine. Dal 2005 il Custode (Superiore Ordinario di tutti i frati in Russia) è padre Nikolay Dubinin, 39 anni che risiede a Mosca. Dal gennaio del 2008 i Frati della Custodia Francescana di Russia hanno dato il loro apporto per iniziare anche una missione in Kazakistan. Attualmente i frati incardinati nella Custodia sono 16, il più anziano ha 45 anni, mentre il più giovane ne ha 25. A loro si aggiungono alcuni frati appartenenti a giurisdizioni polacche.

La donazione dell’Arca, fortemente voluta dai frati del Santo d’intesa con la Veneranda Arca di S. Antonio che ne deteneva la proprietà2, ha un forte significato perché manifesterà ai fedeli di San Pietroburgo lo stretto legame tra i frati di Russia e quelli della Basilica del Santo di Padova, considerato che la devozione a sant’Antonio è sempre più viva e in espansione anche a quelle latitudini.

Da quando il Rettore p. Enzo Poiana ha portato nel 2008 le Reliquie del Santo in pellegrinaggio per tutti i sei conventi russi (San Pietroburgo, Chernyakhovsk, Mosca, Kaluga, Elista e Astrakhan), è notevolmente aumentata la presenza dei russi in Basilica, tanto che nel 2009 si è provveduto a stampare anche in lingua russa la piccola guida rivolta ai pellegrini e alla mostra audiovisiva è stata aggiunta tale lingua.

L’Arca di marmo donata sarà dunque il nuovo altare che sostituisce quello in legno e rappresenterà durante ogni celebrazione il forte legame tra i frati e i devoti russi e la Basilica di Padova.

Nell’urna è stata incisa la seguente iscrizione:

Fervida devotione confecta ac magna liberalitate in Basilica Patavina reposita
Divi Antonii Corpus haec urna retinuit ab A.D. MMVIII ad Annum MMX”.

ALCUNI DATI SULL’ARCA E NOTE TECNICHE

L’arca sostitutiva è stato ricavata da un blocco di marmo di Orsera (Croazia) e modellata rispettando l’originale come dimensioni, lavorazione e decori.

Pesi: Arca kg. 1200 circa, Coperchio kg. 700 circa

L’arca è stata trasportata dalla ditta ITALBALTICGROUPcon un trasporto di tipo “dedicato” (il camion ha caricato unicamente l’arca).

L’imballaggio è stato effettuato dalla ditta TRN IMBALLAGGI

RINGRAZIAMENTI

Si desidera ringraziare per la particolare disponibilità e professionalità offerte:

– il dott. Luigi Ometto dell’Impresa Ometto di Padova che ha coordinato tutta l’operazione;

– la ditta Margraf di Chiampo (VI) che a suo tempo realizzò l’arca e la donò (insieme alla Impresa Ometto) alla Veneranda Arca di S. Antonio e che ha tenuto in deposito per 8 mesi e realizzato l’incisione;

– la signora Laura Fedeli della ItalbalticGroup di Concorezzo (MB) che ha curato il trasporto e coperto una quota significativa dei costi di trasporto;

– la ditta T.R.N. IMBALLAGGI S.R.L. di Schio (VI) che ha curato gratuitamente l’imballaggio;

– molte altre Istituzioni italiane e russe che hanno offerto grande assistenza per il buon esito dell’operazione.

A tutte queste realtà va la nostra immensa gratitudine perché hanno reso possibile un progetto tanto atteso in Russia e che tanto bene e conforto spirituale produrrà.

*

NOTE

1 Convento di S. Antonio Taumaturgo, con sede in Sankt Petersburg (Russia) 190103, ul. 9-a Krasnoarmeyskaya 10°, P.O. Box 88.

2 I frati del Convento di San Pietroburgo custodiranno in perpetuo l’urna in conformità con la deliberazione del Collegio di Presidenza del 16 gennaio 2012 della Veneranda Arca di S. Antonio.

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ZENIT Staff

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