Arcivescovo anglicano: le nostre preghiere sono state esaudite

Loda l’offerta del Papa di Ordinariati Personali

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BLACKWOOD (Australia), mercoledì, 21 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Le preghiere degli anglicani che desiderano entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica sono state più che esaudite questo martedì, afferma il primate della Comunione Anglicana Tradizionale.

L’Arcivescovo John Hepworth lo ha affermato in una dichiarazione in risposta all’annuncio vaticano secondo il quale Benedetto XVI permetterà agli anglicani di entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica mantenendo elementi della tradizione spirituale e liturgica anglicana.

Questa politica sarà esplicitata in una prossima Costituzione Apostolica e risponde alle richieste degli anglicani che hanno espresso il desiderio di diventare cattolici, soprattutto visto che la Comunione Anglicana continua a compiere passi verso l’apertura del sacerdozio e dell’episcopato a donne e omosessuali, oltre che a benedire le unioni tra persone dello stesso sesso.

Tra 20 e 30 Vescovi anglicani hanno espresso questa richiesta.

La Costituzione è stata annunciata durante una conferenza stampa svoltasi questo martedì in Vaticano, offerta dal Cardinale William Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Hepworth ha riconosciuto che la Comunione Anglicana Tradizionale è “profondamente commossa dalla generosità del Santo Padre, Papa Benedetto XVI”.

L’unità

“Nella sua Costituzione Apostolica, egli offre i mezzi per permettere ‘ai fedeli già anglicani di entrare nella piena comunione con la Chiesa Cattolica’”, ha spiegato l’Arcivescovo.

“Spera che ‘i chierici e fedeli anglicani desiderosi dell’unione con la Chiesa Cattolica troveranno in questa struttura canonica l’opportunità di preservare quelle tradizioni anglicane che sono preziose per loro e conformi con la fede cattolica’”.

“Afferma quindi: ‘Siamo pertanto felici che questi uomini e donne offrono i loro contributi particolari alla nostra comune vita di fede’”.

“In primo luogo posso dire che questo è un atto di grande bontà da parte del Santo Padre”, ha proseguito Hepworth. “Ha dedicato il suo pontificato alla causa dell’unità”.

“Oltrepassa i sogni che osavamo includere nella nostra richiesta di due anni fa”, ha aggiunto. “Oltrepassa le nostre preghiere”.

“In questi due anni, siamo diventati ben consapevoli delle preghiere dei nostri amici nella Chiesa cattolica. Forse le loro preghiere hanno osato chiedere ancor più delle nostre”.

L’Arcivescovo ha affermato che porterà l’offerta della Santa Sede a ciascuno dei sinodi nazionali della Comunione Anglicana Tradizionale.

“La Santa Sede ci sfida a cercare nelle strutture specifiche ora disponibili la piena e visibile unità, soprattutto la comunione eucaristica, per cui abbiamo a lungo pregato e che abbiamo sognato. Il processo inizierà subito”, ha dichiarato.

Sottolineando che l’ufficio anglicano della preghiera mattutina includeva l’Inno di Ringraziamento, il Te Deum, Hepworth ha spiegato che “è con una sentita riconoscenza a Dio Onnipotente, Signore e Fonte di ogni pace e unità, che l’inno è oggi sulle nostre labbra”.

“E’ un momento di grazia, forse perfino un momento storico, non perché il passato viene eliminato, ma perché è trasformato”.

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ZENIT Staff

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